Quegli occhi sgranati, lo scatto bruciante, i gol a raffica e l'esultanza incontrollabile. Totò Schillaci - che compie oggi 50 anni - è stato l'eroe del nostro Mondiale, Italia 90, iniziato in panchina come riserva di Andrea Carnevale, ma finito da titolare insieme al neo compagno di squadra nella Juve, Roby Baggio.
Nella gara d'esordio contro l'Austria subentra e segna il gol partita. Poi va in gol anche contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda e Argentina. Contro la squadra di Maradona l'Italia è raggiunta dal gol di Caniggia. Fatale poi la lotteria dei rigori. Schillaci inspiegabilmente si sottrae dal tiro dagli undici metri, ma chiuderà il Mondiale da capocannoniere e miglior giocatore del torneo. Italia '90 sarà però il canto del cigno: a soli 26 anni inizierà un lento ma inesorabile declino.
Sono passati 24 anni da quelle notti magiche immortalate dalla canzone di Gianna Nannini ed Edorado Bennato: oggi i 50 anni per Totò Schillaci, il ragazzo del sud che corona il sogno e diventa un campione, carriera flash ma costellata di emozioni come nel 90 con l'Italia del ct Azeglio Vicini che puntava alla finale, trascinata dalle reti del siciliano convocato come riserva e divenuto titolare a suon di gol.
Nei racconti di Totò sulla sua carriera (7 anni al Messina tra serie B e C, 3 anni di Juve, 2 di Inter, poi Giappone; 16 volte azzurro) sembra di rivedere lo sguardo spiritato di quella sera che lo rese famoso. Un rigore negato, la finale mondiale che si allontana, la delusione che schiaccia il giovane attaccante juventino.
Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 08:48
Nella gara d'esordio contro l'Austria subentra e segna il gol partita. Poi va in gol anche contro Cecoslovacchia, Uruguay, Irlanda e Argentina. Contro la squadra di Maradona l'Italia è raggiunta dal gol di Caniggia. Fatale poi la lotteria dei rigori. Schillaci inspiegabilmente si sottrae dal tiro dagli undici metri, ma chiuderà il Mondiale da capocannoniere e miglior giocatore del torneo. Italia '90 sarà però il canto del cigno: a soli 26 anni inizierà un lento ma inesorabile declino.
Sono passati 24 anni da quelle notti magiche immortalate dalla canzone di Gianna Nannini ed Edorado Bennato: oggi i 50 anni per Totò Schillaci, il ragazzo del sud che corona il sogno e diventa un campione, carriera flash ma costellata di emozioni come nel 90 con l'Italia del ct Azeglio Vicini che puntava alla finale, trascinata dalle reti del siciliano convocato come riserva e divenuto titolare a suon di gol.
Nei racconti di Totò sulla sua carriera (7 anni al Messina tra serie B e C, 3 anni di Juve, 2 di Inter, poi Giappone; 16 volte azzurro) sembra di rivedere lo sguardo spiritato di quella sera che lo rese famoso. Un rigore negato, la finale mondiale che si allontana, la delusione che schiaccia il giovane attaccante juventino.
