Corsa contro il tempo per accontentare la Uefa ed evitare l’imbarazzo di vedere Tonali, promesso squalificato per il caso scommesse, già domani nella distinta del Newcastle contro il Borussia in Champions.
TERAPIE ALLUNGATE
Tutto parte dai calcoli per il patteggiamento. Senza la frode, non c’è scritto da nessuna parte che il computo debba scattare da 48 mesi, dimezzati a 24 grazie a un accordo prima del processo. La sanzione prevista dall’articolo 24 parla di una «squalifica non inferiore a tre anni e dell’ammenda non inferiore 25mila euro». Così si potrebbe scendere anche sotto l’anno di stop, ovvero a 10 mesi, aumentando quelli (6-8) per il percorso riabilitativo contro la ludopatia, già intrapreso da Sandro. Sei mesi di sconto sarebbero giustificati dalla collaborazione pro-attiva di Tonali, che oltre ad essersi auto-denunciato, ha presentato perizie certificanti la ludopatia e alcuni allegati, come le trascrizioni di chat e documenti di vario tipo. L’accordo potrebbe anche essere ufficiale oggi stesso, al massimo domani, ma prima dovrà essere ritenuto congruo e ratificato dalla procura generale dello Sport in tempo per essere esteso la sera di mercoledì alla gara del Newcastle in Champions. Ci sono voluti due giorni per Fagioli, rimane il ragionevole dubbio che tutto non si possa concludere in un batter d’occhio.
FILONE ROMANO
Intanto nei prossimi giorni è atteso Zaniolo (domenica ha giocato con l’Aston Villa e ci sarà dopodomani in Conference) a Torino dalla pm Manuela Pedrotta per essere ascoltato. È finito nel registro degli indagati piemontesi per le scommesse illegali, ma giura di aver puntato solo su poker e blackjack, per questo su di lui in Figc non è stato aperto alcun fascicolo. Nonostante Fabrizio Corona dica di avere le prove (audio e video) sulle puntate nel calcio (anche sulla sua ex Roma) grazie a una chiavetta usb consegnata ai magistrati dalla sua talpa Maurizio Petra - zio dell’ex calciatore e amico di Nicolò, Antonio Esposito - che ieri però ha fatto un passo indietro: «Ho sbagliato a nominare Barella, mi sono confuso». Il centrocampista interista aveva preannunciato una querela con un duro sfogo. El Shaarawy e Casale, accusati con Zalewski (senza essere sotto inchiesta) dall’ex re dei paparazzi, invece avevano già depositato giorni fa le loro denunce per «calunnia e diffamazione aggravata a mezzo stampa» a Milano. Ora Fabrizio Corona è ufficialmente l’ultimo indagato: «Non mi fermeranno».
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