Zenga alla Samp, il ritorno dell'Uomo Ragno. «Cassano? Non parlo»

Venerdì 12 Giugno 2015 di Marco Callai
Zenga alla Samp, il ritorno dell'Uomo Ragno. «Cassano? Non parlo»
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"Un punto d'arrivo importantissimo". E' la Sampdoria per Walter Zenga, pronto nuovamente a calarsi nell'avventura genovese dopo aver difeso i pali blucerchiati tra il 1994 ed il 1996. Un concetto rifinito più volte, con il suo stile molto diretto e mai condito da fronzoli, nel corso della presentazione ufficiale al Mugnaini di Bogliasco. "Io sono un ottimista di natura, so di non essere di passaggio a Genova". Il contratto è, però, soltanto, annuale... "Non me ne frega niente di un biennale o triennale, a me interessa lavorare bene con le persone con cui vado d'accordo. Se andrà bene ci ritroveremo automaticamente tra un anno altrimenti non costituirò un peso per la società".



Scherza il Direttore Sportivo Carlo Osti spiegando il suo perché in merito al ritorno dell'Uomo Ragno alla Samp. "In uno storico Atalanta-Inter del 16 settembre 1984, era il ritorno degli orobici in serie A, io feci a Walter uno dei miei due gol in serie A ed ho così ritenuto, dopo 31 anni, di saldare il debito nei suoi confronti".



La Sampdoria oggi è in Europa ma tra pochi giorni potrebbe non esserci più per l'annosa vicenda Guberti. Zenga preferisce sia l'avvocato Romei, braccio destro di Ferrero, a chiarire l'inevitabile domanda un po' come quando da portiere chiedeva ai difensori di sistemarsi in barriera prima di una punizione pericolosa. "Non c'è preoccupazione, da parte nostra, visto che il caso è stato già deciso in un certo modo con il Torino nella passata stagione. Invieremo all'Uefa tutto ciò di cui avrà bisogno per i suoi approfondimenti e rimarremo in attesa della decisione".



Al suo fianco, in qualità di vice, ci saranno due vecchie conoscenza blucerchiata: Gigi Cagni, già sulla panchina della Samp tra il 2000 e il 2001, e Claudio Bellucci, suo giovane compagno di squadra nel 1995 e in particolare nella "notte delle streghe" di Coppa delle Coppe quando, appena entrato, segnò 2 gol prima della letale punizione di Schwarz e della sfortunata roulette dei rigori favorevole all'Arsenal. "Io e Gigi ci conosciamo da 35 anni, so che ha le motivazioni giuste. Seguirà, in particolare, la fase difensiva. Io mi sono formato negli Stati Uniti e là si ragiona con coordinatori per ogni ruolo. Bellucci? Una forza interiore straordinaria. Con loro Bartali, insieme a me già a Catania, Brambilla, bravo ad aver lanciato Marchetti e Sirigu, ed infine abbiamo confermato Catalano".



Zenga glissa sull'argomento Cassano e ricollega il modulo "posso giocare con qualsiasi sistema di gioco" al mercato. "Avremo sicuramente giocatori intelligenti in grado di cambiare disposizione durante la partita. Comunque non dimentichiamo che la società si è già mossa prima, con gli innesti di Barreto, Moisander e Bonazzoli, per una squadra che va completata". Una squadra che vedrà ancora protagonista Eto'o? "Ha ancora un anno di contratto, il problema qual è? E' un fuoriclasse e per fortuna gioca con la Sampdoria. Non voglio svelare alcune intenzioni su chi è in uscita per non deprezzare o in entrata per non far crescere il costo".



Zenga ha anche consigli per il suo nuovo presidente, "sia sempre sé stesso e guai se cambia", ed a sorpresa, proprio come esattamente un anno fa in occasione del clamoroso passaggio di consegne, a far il loro ingresso in sala sono proprio Massimo Ferrero assieme a Edoardo Garrone.

Se l'ex proprietario si limita a dire "la Samp era solida ieri e lo è anche oggi", Ferrero è il solito fiume in piena. "Per Cassano, voglio condividere con Zenga anche se l'ultima parola sarà la mia. Così per tutto il resto: condivideremo le proposte, mie e sue, e troveremo sempre soluzioni per il bene della Sampdoria". Ancor più chiaro sul rapporto con il nuovo allenatore. "Sosterrò Zenga sino alla morte. Che cosa c'entra che non è in Italia da cinque anni? Non è mica giapponese...". Europa League. "Non sono preoccupato di niente perché non ho fatto niente. Il Torino è andato e faremo altrettanto anche noi: se l'Uefa vuol sapere qualcosa glielo diremo". Un chiarimento anche su Eto'o. "Uomo di grande spessore e umiltà, se vorrà andarsene potrà farlo ma ancora non mi ha fatto capire di voler lasciare la Sampdoria". Inevitabile, infine, il riferimento a Mihajlovic. "Ha detto che chi viene dopo lui, su una panchina, di solito fa peggio ma quest'anno, alla prima occasione, Sinisa 0 Zenga 2...".
Ultimo aggiornamento: 13:22

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