Lega serie A, ecco i possibili scenari del dopo Dal Pino: si teme il commissariamento

Martedì 1 Febbraio 2022 di Salvatore Riggio
Lega serie A, ecco i possibili scenari del dopo Dal Pino: si teme il commissariamento

Paolo Dal Pino, presidente della Lega serie A, è pronto a dimettersi oggi dopo poco più di due anni (era stato eletto l’8 gennaio 2020). Alla base di questo passo indietro c’è la sua voglia di cambiare vita, la sua volontà di trasferirsi negli Stati Uniti, con la famiglia, dove già si trova dalle feste natalizie. Una scelta non improvvisa, ma che avrebbe maturato a inizio gennaio, per poi posticipare l’addio di qualche settimana per gestire la difficile fase di inizio anno con le partite rinviate per Covid e la riduzione della capienza degli stadi a cinquemila spettatori. Lascia la Lega in uno dei momenti più critici della sua storia attuale. Come confermato dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, i club hanno due settimane di tempo per adeguare – entro il 15 febbraio – lo Statuto ai principi informatori del Coni (in particolare legati alla nuova maggioranza per le delibere, che deve passare dagli attuali tre quarti a quella semplice). Se B e C hanno già fatto questo step, così non hanno fatto i club di A. Se scadrà il termine, la Figc sarà pronta a procedere col commissariamento. Lo ha assicurato il presidente federale, Gravina, in una risposta inviata all'ad della Lega, Luigi De Siervo, che chiedeva una proroga fino a quella data per consentire alle società di trovare un accordo sul tema. Ma nel rispondere positivamente alla richiesta, Gravina non ha nascosto «l’imbarazzo e lo sconcerto» nell’apprendere dell’iniziativa attuata dalle società con la lettera inviata al sottosegretario allo Sport, Valentina Vezzali, e al presidente del Coni, Giovanni Malagò, che ha spaccato in due la Lega. Iniziativa della quale la Figc non era stata informata «fornendo così alle massime autorità governative e sportive l’immagine di un’evidente lacerazione nel nostro sistema. Lacerazione che non giova alle iniziative della Federazione nell’interesse del sistema calcio e della Lega», ha spiegato Gravina. C’è chi ha optato per la linea dura (Lazio, Fiorentina, Sampdoria, Verona, Atalanta, Udinese, Napoli, Inter, Cagliari), chi si è astenuto (Sassuolo, Empoli, Venezia, Juventus) e chi, invece, si è schierato a favore di Gravina (Milan, Roma, Bologna, Salernitana, Torino, Genoa, Spezia). Dal Pino lascia una Lega spaccata. Che in queste due settimane avrà un compito importante: mostrarsi matura e allineare il proprio Statuto ai principi informatori stabiliti dal Consiglio federale della Figc lo scorso 25 novembre. Al contrario, sarà commissariata. Ed è quello che si teme veramente.

Ultimo aggiornamento: 12:15
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