Festa Lazio, Roma battuta 1-0: decide Zaccagni. Giallorossi senza coraggio, Far West nel finale

I biancocelesti hanno segnato il calcio di rigore che ha deciso la partita. Prima del fischio d'inizio lancio di fumogeni tra tifosi

Mercoledì 10 Gennaio 2024 di Alessandro Angeloni
La Lazio vince 1-2 contro la Roma e passa in semifinale: derby infuocato con tre espulsi nel finale

In semifinale di Coppa Italia ci va la Lazio, che vince il derby per aver fatto di più, e non solo quel gol (su rigore, di Zaccagni), uno solo, che è stato più che sufficiente contro una squadra che ha tirato in porta una volta, creando un solo pericolo vero (con Belotti nel finale) all'esordiente Mandas, sostituto del febbricitante Provedel. La Lazio ci ha creduto di più, ci ha provato di più, ha accelerato quando le è stato consentito, e dietro ha rischiato solo nell'inevitabile forcing finale della Roma, mettendo in chiaro il dominio, non nettissimo, ma comunque ben evidente. 

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La svolta

Si decide tutto ad inzio di secondo tempo, quando Mou perde il suo uomo migliore, Dybala (sostituito da Pellegrini), e il suo bambino Huijsen la combina grossa alla prima da titolare: si fa subito scappare (con partecipazione di Zalewski) Felipe sulla prima azione pericolosa della Lazio nella ripresa e poi commette il fallo da rigore su Castellanos, che Orsato è costretto ad andare a rivedere al Var. Dopo il gol la Lazio non va mai in apnea, rischiando anche il raddoppio con Castellanos e Vecino, il pari la Roma lo sfiora con Belotti (entrato per Huijsen) al minuto 90, con un tiro sporco dall'interno dell'area.

Senza Dybala, la Roma gioca una ripresa poco coraggiosa, si spegne quasi subito e vanifica il buon primo tempo, quando ha mostrato carattere e maggiore disciplina tattica, tenendo la palla più della Lazio, anche se concretizzando davvero poco.

Mou incassa la sua quarta sconfitta contro Sarri, questa però fa davvero male, perché non c'è appello: la Roma è eliminata dalla Coppa Italia, un trofeo che aveva in testa, ma in certe partite non basta l'agonismo, serve più qualità e la Roma, con le numerose assenze con cui deve combattere da un po', non ce l'ha, specie nel reparto difensivo. E con l'uscita di Dybala si è spenta definitivamente la luce, quel barlume intravisto nei prinmi quarantacinque minuti. Lukaku continua a essere troppo isolato, solo nel recupero il belga si crea un'occasione, in rovesciata, che fa tremare la difesa della Lazio, Mandas non deve intervenire, la palla finisce alta. Siamo a fenomeni isolati, la manovra dei giallorossi - nella ripresa - è stata spesso lenta e prevedibile. Mancini è il migliore in campo della Roma e questo la dice lunga sul tipo di partita che si è giocata: nel primo tempo ha salvato almeno tre palle pericolose dalla porta di Rui Patricio.

La Lazio ha mostrato maggiore qualità negli esterni, Zaccagni e Felipe soprattutto nella ripresa, più solida in mezzo, con Guendouzi uomo ovunque e Vecino sempre pronto a fare male con i suoi inserimenti. I secondi finali sono un Far West: Orsato espelle Pedro e Azmoun dopo una rissa. C'è tempo solo per il fischio finale di Orsato e per un'altra espulsione, Mancini. La Lazio festeggia sotto la Nord, c'è anche Lotito, la Roma spiega, ancora una volta.

Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 09:38
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