«Cambiare gli arbitri? Per noi non è un problema, noi restiamo vincenti e partiamo per trionfare sempre, come racconta il nostro palmares». Il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, replica così al presidente del Milan, Silvio Berlusconi, che a margine dello scambio di auguri con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva punzecchiato i bianconeri. «Intanto - scherza Marotta in una intervista pubblicata sul sito internet del club bianconero - abbiamo cominciato a cambiare tutte le bandierine del calcio d'angolo nel nostro Stadio che - caso unico in Italia - portano il logo della Juventus...».
Sono solo battute». Così l'ad del Milan, Adriano Galliani, ridimensiona la portata della dichiarazione di ieri del presidente Silvio Berlusconi sulla necessità di cambiare arbitri e i giudici per poter battere la Juventus. «Il presidente ha fatto una battuta su arbitri e giudici, era semplicemente una battuta.
«Credo che bisognerebbe arrivare tutti uguali, ma non voglio infilarmi in polemiche». Così Adriano Galliani prima di imbarcarsi a Malpensa sull'aereo che alle 15 porterà il Milan a Doha per la Supercoppa. I rossoneri arriveranno con un giorno di ritardo rispetto alla Juve, per problemi tecnici del volo. «Era previsto che le due squadre arrivassero ieri, ne è partita una sola. Marchisio dice che non è un vantaggio? Partiamo un giorno dopo, vantaggio o svantaggio non mi interessa e comunque non era previsto».
«Chi è il colpevole? È un aereo che non è arrivato», ha tagliato corto Galliani, che era pronto a non far partire il Milan per Doha nel caso in cui oggi ci fossero stati ulteriori sensibili ritardi del volo. «C'è semplicemente un aereo che non è arrivato e ci ha creato questo problema, ora sembra che ci sia e il problema è risolto - ha aggiunto l'ad rossonero prima di imbarcarsi sul charter, il cui decollo è previsto alle 14 -. Noi siamo ben felici di andare a Doha, abbiamo firmato un contratto con la Lega e la Juve. Non c'è stato nulla, semplicemente un aereo è partito e l'altro no». Galliani ha definito la partita di venerdì pomeriggio «una finale molto importante», ricordando che sarà il quarto confronto con la Juventus nel 2016: «In campionato ne abbiamo vinto uno e perso un altro giocando alla pari. Poi abbiamo perso la finale di coppa Italia ai supplementari, giocando come la Juventus. Ora - ha concluso - abbiamo una seconda finale: giocare quattro partite con la Juve in un anno solare è una cosa carina».
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