La sorte concede una rivincita alla Roma.
Rispetto alle due sfide ai gironi, la Roma potrebbe aver trovato più consapevolezza: Mourinho non ripeterà l’errore di schierare calciatori di cui non si fida, il 6-1 ha contribuito ad accelerare un processo di epurazione che si è concluso al termine del mercato invernale. Il Bodo è comunque una squadra ostile da affrontare, capace di tessere interessanti trame di gioco e di punire quando ce n’è l’opportunità. Inoltre, la pausa invernale ha restituito freschezza all’organico, mentre quello della Roma rischia di arrivare provato al doppio impegno per semifinale. Il campionato norvegese si è interrotto a dicembre e il Bodo si è qualificato primo in classifica, da allora hanno disputato solo alcune amichevoli e le due gare di Conference League. Bodo si trova nella parte settentrionale della Norvegia, poco oltre il circolo polare artico, il club gioca le sue partite casalinghe all’Aspmyra Stadion, stadio da 8 mila posti in erba sintetica, il modulo è il 4-3-3 con vocazione offensiva. E Mourinho lo sa bene.
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