Nuoto, quanti azzurri nell'ultima tappa della World Cup: attesa per Ceccon e Pilato

I nuotatori italiani vanno a caccia di altre medaglie per arrivare al meglio a Parigi2024

Giovedì 19 Ottobre 2023 di Piero Mei
Nuoto, quanti azzurri nell'ultima tappa della World Cup: attesa per Ceccon e Pilato

Ceccon il fantasista contro Qin Hayang il monostile: può essere questo il gran finale della World Cup di nuoto che da domani a domenica vedrà disputare la sua terza e ultima tappa nella piscina della Duna Arena di Budapest, che si propone sempre implacabile nel dare ospitalità al palinsesto del nuoto patrocinato da World Aquatics, il nuovo nome della Federazione mondiale che cerca di “riverginarsi” cambiando brand e sede (si è appena trasferita, armi, bagagli e conti nella capitale ungherese...).

La gara potrebbe non essere soltanto virtuale o da intelligenza artificiale: Thomas e il cinese potrebbero confrontarsi dal vivo in acqua, l'azzurro a dorso o nello stile libero, Qin nella rana.

Gli organizzatori ungheresi hanno infatti inventato un nuovo modo di gareggiare, spettacolare e forse divertente: i vincitori, maschi e femmine, delle prove sui 100 metri, si confronteranno divisi per sesso e ciascuno nel proprio stile, con partenza ad handicap per mettere in condizioni di parità atleti e stili. Cioè Qin, il probabile vincitore della rana, partirà in vantaggio dei secondi che ha impiegato in più del dorsista, che sarà in vantaggio sul delfinista mentre per quarto si tufferà lo stile liberista. Solo il traguardo è uguale per tutti. Una nuotata ad handicap, foriera di future sfide uomo-donna non solo in team ma un contro l'altro, metti la ranista Pilato contro lo stileliberista Miressi, per dire, e poi portarsi i compiti a casa, o continuare la sfida...

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Non solo Thomas

Gli azzurri non saranno rappresentati dal solo Ceccon, che insieme con Martinenghi hanno nuotato nelle prime due tappe. Stavolta saranno in vasca anche Benny Pilato, unica donna tra i nostri, e i velocisti Miressi, Zazzeri, Deplano e Frigo impegnati nella staffetta dai sogni olimpici, ed il ranista Federico Poggio. La stagione è lunga, prevede vasche corte e lunghe, Olimpiadi, mondiali ed europei, dunque non c'è da spettarsi fin da subito lo “spaccacronometri”. Però sono test indicativi, specie per Pilato che ha appena cambiato vita lasciando la natia Taranto e lo storico allenatore D'Onghia per raggiungere il gruppo torinese con coach Satta e Miressi di punta.

Tornano

Tra gli iscritti, a parte i cinesi del nuovo corso, la grande dorsista McKeown, non figura, ed era molto atteso, Milak: il giovane ungherese si è tenuto fuor d'acqua per mesi per problemi di salute mentale e non si sente ancora pronto al tuffo. Tornano, invece, ed è questa la novità, Shymanovich e Shkurdai: sono bielorussi ma sono stati ammessi come “atleti neutrali indipendenti”. Un piccolo grimaldello in vista della riqualificazione per Parigi 2024? Ogni sport fa per sé; e il Cio alla fine dovrà pur prendere una decisione, anche per gli atleti russi.

Ultimo aggiornamento: 19:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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