Mike Tyson, dal ring al set con un obiettivo: diventare «l’attore più cattivo del mondo»

Mercoledì 7 Febbraio 2024 di Sergio Arcobelli
Mike Tyson, dal ring al set con un obiettivo: diventare «l’attore più cattivo del mondo»

Dal ring al set, la vita di Mike Tyson rimane sempre sotto la luce dei riflettori.

L’ex campione del mondo dei pesi massimi che quando era un pugile veniva chiamato l’uomo più cattivo del pianeta ora ha una missione: diventare «l’attore più cattivo del mondo». Lo ha dichiarato ieri a Torino nel lancio del nuovo film intitolato Bunny-Man, un supereroe mascherato che indossa il volto di un coniglio per vendicare la morte della sorella, che si è suicidata a seguito della diffusione di immagini senza il suo consenso. Dopo una vita vissuta nel segno degli eccessi, tra alcol, droghe e violenze, come quella che gli è costata la condanna per lo stupro di Desirée Washington e il carcere, adesso Iron Mike vuole apparire un uomo buono alla ricerca di “redenzione”. Nel nuovo film prodotto da TaTaTu di Andrea Iervolino, Tyson interpreta se stesso e dice di essere felice di questa nuova figura da interpretare per la quale, rivela, «mi sono preparato facendo un corso di 3-4 mesi di recitazione. Sto prendendo sul serio questo lavoro. Ormai i giovani mi conoscono più come attore per Una Notte da Leoni, che come pugile». Mike resterà in Italia fino a fine settimana, ma tornerà sicuramente per girare un film da protagonista con un regista «che ha vinto due premi Oscar», ma di cui però verrà rivelato il nome solo tra qualche settimana. «L’Italia non cambia, rimane sempre un Paese bellissimo - prosegue l’ex Cattivo -. Mia moglie (Lakiha Spicer, ndc) parla italiano, stiamo considerando di comprare una villa qui. Il mio obiettivo è di rimanere vicino all’industria del cinema italiano e continuare a lavorare qui». 

RICORDI

Tyson sembra fare sul serio, come quando saliva sul ring e demoliva (e in un caso mordeva all’orecchio, come è capitato contro Holyfield) i suoi avversari. «Il pugilato per me è una cosa passata, sono andato oltre. Ora mi piacerebbe essere considerato una persona migliore al cinema». Per poi aggiungere: «Se sono ancora l’uomo più cattivo del mondo? Senza dubbio. Ma ora che mi dedico al cinema, voglio diventare l’attore più cattivo del mondo. È stato qualcosa di nuovo, ma sono bravo a fare cose nuove. Da quando recito mi sento pronto a qualsiasi ruolo, anche quello di una ragazzina di 12 anni dagli occhi azzurri». E detto da uno cresciuto a Brownsville, nel quartiere più malfamato di Brooklyn, fa un certo effetto. Mike non arretra, non lo faceva mai da pugile, ma a parole dice di essere cambiato. «Che uomo sono, mi chiedete? Oggi mi sento una persona pronta a mettersi in gioco, umile. Anche se un amico mi dice sempre di non usare troppo quella parola, altrimenti rovino tutto». Peccato per quell’uscita di scena dopo che si spengono i microfoni. L’ex campione arrivato in ritardo alla conferenza stampa rifiuta gli autografi e le previste interviste one-to-one per fiondarsi in un ristorante del centro città ad assaporare un altro piatto gustoso.
 

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