Imoco-VakifBank Istanbul, oggi alle 17 la finale di Champions a Verona

Sabato 1 Maggio 2021 di Luca Anzanello
L'Imoco stasera in Champions

VERONA - L'unica certezza è che ad alzare la coppa sarà un allenatore italiano. Se poi sarà per la prima volta Daniele Santarelli, coach dell'Antonio Carraro Imoco Conegliano, o per la quinta Giovanni Guidetti, tecnico del VakifBank Istanbul, lo dirà il rettangolo di gioco dell'Agsm Forum di Verona, dove oggi alle 17 la finale femminile inaugurerà il programma delle Superfinals di Cev Champions League.

La coppa dei campioni è il sogno (fin qui) proibito del club coneglianese, che dopo un primo triennio di apprendistato nella serie A1 italiana concluso senza trofei, dal 2015/16 ha portato a casa ogni anno almeno un titolo.

Ora ne vanta ben 12, il più recente dei quali è il quarto scudetto, vinto a Novara il 20 aprile. Nella bacheca societaria, dove brilla anche un Mondiale per club (Shaoxing 2019), manca ancora la Champions, sfiorata e sfumata per tre anni consecutivi prima dello stop per pandemia.
«Ma questa coppa non è la nostra ossessione» hanno puntualizzato i copresidenti Piero Garbellotto e Pietro Maschio alla vigilia della Superfinal scaligera, che da un lato terrà incollati alla tv (il match è a porte chiuse) i tifosi delle due squadre e dall'altro non mancherà di appassionare anche gli spettatori neutrali vista l'abbondanza di top player in campo. Solo per citarne alcune Paola Egonu, Asia Wolosz, Kimberly Hill (all'ultima in gialloblù) e Miriam Sylla a Conegliano e Isabelle Haak, Maja Ognjenovic, Milena Rasic e Michelle Bartsch nel Vakif. Difficile trovare rose più forti, tant'è che incontrando virtualmente i cronisti ieri Santarelli ha ammesso che «al VakifBank non invidio nessuna giocatrice, perché quelle che ho sono il meglio che io potessi desiderare. Invece mi piacerebbe avere l'esperienza, la qualità tecnica e le vittorie di Guidetti». Fin dallo scorso autunno Santarelli auspicò che il volley nostrano arrivasse il più avanti possibile in una competizione così prestigiosa. Ora tocca proprio a lui tenere alto il tricolore con il suo club: «Cercheremo di farci onore per il volley italiano, per la nostra società e per tutti i tifosi» ha promesso Santarelli.


IL FENOMENO
Delle odierne protagoniste, quella su cui i riflettori si poseranno più spesso sarà Paola Egonu, opposto di Conegliano e già vincitrice di una Champions ad appena vent'anni, nel 2019 con Novara: «Se oggi vogliamo vincere dovremo spingere al massimo, rimanendo sempre concentrate sul nostro obiettivo» la ricetta della cittadellese. Una convinzione che deriva da un epico precedente tra Conegliano e Vakif: «Ci ricordiamo bene quando le incontrammo l'ultima volta, nella semifinale mondiale 2019. Lì capimmo che siamo noi le padrone del nostro destino e che se spingiamo il gioco come sappiamo e giochiamo al massimo possiamo battere qualunque squadra». Al netto di un componente dello staff tecnico rimasto in Turchia, il VakifBank è arrivato a Verona con il gruppo squadra al completo dopo che nelle ultime settimane era stato interessato da casi di positività al Covid che hanno risparmiato 9 atlete e due membri dello staff. «Alcune mie giocatrici non sono al top della condizione, ma oggi bisognerà dare il tutto per tutto, non ci sono giustificazioni» ha messo in chiaro Guidetti.
 

Ultimo aggiornamento: 15:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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