CONEGLIANO - «Mi sono chiesta tante volte come sarebbe stato il mio primo scudetto.
PLAYOFF IN CRESCENDO
Le parole che Paola Egonu sceglie per accompagnare il suo post su Instagram dopo la vittoria dello scudetto, il quarto per Conegliano ma il primo per lei, sono scelte accuratamente, come è solita fare. La vittoria contro Novara le ha permesso di piazzare nella sua personale bacheca il decimo trofeo della sua carriera, coronando una stagione da sogno al termine di una fase playoff che l'ha vista brillare sempre di più. Nelle due gare dei quarti contro il Bisonte Firenze, Paola realizza in totale 26 punti. In semifinale contro Scandicci 31, alcuni dei quali pesantissimi, realizzati nei pochi momenti di difficoltà della squadra. Poi, quando il pallone pesa davvero, l'esplosione. In Gara1 contro Novara, la Egonu si supera, mandando a referto 47 punti con il 58% in attacco, superando il suo stesso record di 46 ottenuto con il Club Italia nel 2016, a soli 17 anni. In Gara2, è nuovo la miglior realizzatrice con 35 punti: perfino migliore la percentuale di attacco che tocca il 60% e le fa guadagnare, come nella partita precedente, il premio di Mvp della serie. È proprio quello il momento descritto dalla giocatrice con le sue parole, un attimo in cui nel modo di lasciarsi andare si sono viste tutta la sua gioia e la sua gioventù, che non sempre traspaiono.
VERO STILE IMOCO
Anche per la fuoriclasse azzurra, infatti, ci sono stati diversi momenti durante le ultime due partite in cui l'emozione e la stanchezza accumulata hanno rischiato di giocare brutti scherzi. Rannicchiata con gli occhi chiusi e le mani sulle tempie dopo un punto sbagliato per ritrovare la concentrazione, quando non furiosa con se stessa per qualche schiacciata che ha mancato il campo, salvo poi riprendere a giocare, ancora più decisiva di prima. In vero stile Imoco, però, lei pensa già alla finale del primo maggio, lei che di Champions ne ha già vinta una con Novara sconfiggendo proprio Conegliano due anni fa, una partita che tutte le atlete di Daniele Santarelli non vedono l'ora di riscattare e che per Paola potrebbe essere il trampolino definitivo per inaugurare nella maniera migliore un'estate in azzurro piena di promesse.
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