Ha smesso di sciare poco prima dell’esplosione della pandemia, quando lo scorso 21 gennaio si ruppe il ginocchio destro durante un allenamento. E adesso che finalmente è pronto per tornare - con la prima discesa “ufficiale” fissata il 12 dicembre in Val d’Isère - il fuoriclasse azzurro Dominik Paris si prepara ad affrontare uno scenario completamente diverso. «Anche gli sciatori, come i calciatori, hanno bisogno di sentire il calore dei tifosi.
Testimonial
Terzo sciatore italiano più vincente di sempre (meglio di lui solo Alberto Tomba e Gustav Thoni), 31 anni, di Merano, in questi giorni Paris si è concesso al cinema come testimonial della IDM, la film commission dell’Alto Adige. Per l’atleta «il covid non ha cambiato il mio approccio alla pista, mi metto gli scarponi e torna tutto come prima. Ma lo sport è emozione, e l’emozione te la dà solo la gente». Dopo la discesa in Val d’Isère «bisognerà concentrarsi su Cortina: nel 2021 abbiamo i mondiali in casa. E poi, forse, si potrà pensare anche a Pechino». Appuntamento alle Olimpiadi, dunque. Covid permettendo.