Niente fanfara in città, cori solo nelle chiese. Delusi gli alpini “Veci della Julia”

Il portavoce della Fanfara dei congedati della Brigata: "Il nostro maestro voleva chiudere in bellezza proprio a Udine"

Lunedì 8 Maggio 2023 di Camilla De Mori
«Fanfara negata in città anche per noi Veci della Julia, che qui siamo di casa»

UDINE - «Il nostro Maestro avrebbe voluto chiudere in bellezza proprio a Udine prima di ritirarsi a vita più tranquilla, ma purtroppo non ci lasceranno fare un concerto, ma solo accompagnare la sfilata». È amareggiato Marco Costantini, di Corno di Rosazzo, portavoce di quella "Fanfara dei Veci della Brigata Alpina Julia" che proprio nel capoluogo friulano, in occasione dell'Adunata del 1996, aveva mosso i suoi primi passi. Quell'anno, «sul terrapieno di piazza Libertà, abbiamo suonato in 650 e l'indomani abbiamo sfilato in 450». «Uno spettacolo da brivido», ricorda anche Loris Sebastianutto, musicista della Fanfara dei "Veci", ovvero dei congedati della Julia, che unisce alpini di età e provenienze diverse, «tanti dal Friuli, ma anche dal Lazio, dal Veneto e dall'Abruzzo», che anche dopo la naja sono rimasti in contatto «grazie al nostro maestro, il Maresciallo Pino Costa, che è stato il "collante" del gruppo», aggiunge Sebastianutto. Nato in provincia di Enna ma trapiantato in Friuli ormai da anni, grazie alla Fanfara della Julia a cui è legato dal 1973, il maresciallo «a ottobre scorso durante un servizio ad Acqui Terme ha avuto un malore sul palco. Per questo, lui dice: "Volevo chiudere in bellezza a Udine e poi ritirarmi a vita più quieta. Ormai le mie radici sono qui in Friuli. Vorrei salutare la città e i cittadini, ma potrò farlo solo durante la sfilata, non con il concerto che stavamo preparando da parecchio"», riferisce Costantini. «È questo il nostro più grande rammarico. Negli ultimi 27 anni alle adunate abbiamo sempre fatto le nostre "suonate" il sabato sera, o allo stadio o in una piazza particolare, come abbiamo sempre aperto la sfilata per la sezione di Udine, marciando e suonando», aggiunge il portavoce.


IL VICESINDACO
«Per questioni di ordine pubblico, con la Prefettura si è deciso di non rilasciare autorizzazioni per pubblico spettacolo legato alle esibizioni delle Fanfare. Nulla vieta, però che, se ci sono cose estemporanee, vivaddio, quello si può fare come è sempre stato in ogni Adunata da sempre. Per questioni di ordine pubblico non si possono fare pubblici spettacoli, ma le manifestazioni spontanee non si possono vietare. Domenica, alla sfilata sfileranno settantamila alpini. Vale a dire che in città ci saranno almeno 200mila persone: nessuno potrebbe mai autorizzare pubblici spettacoli per questioni legate al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza». Insomma, un concerto no, ma una sorta di "flash mob", sì. Senza eccezioni. Neanche per la Fanfara dei congedati della Brigata simbolo del Friuli.


GLI ALPINI
«Questa - sbotta Costantini - sembra una presa in giro. È lo stesso discorso che ha fatto l'Ana di Milano: "Noi non c'entriamo nulla, decidono le autorità locali". Se dovessimo uscire dalla scuola Valussi, dove saremo ospiti in 250 della Fanfara dei Veci, per camminare per le strade suonando, lo faremmo a nostro rischio e pericolo. Gli alpini che si aspettano "l'alpinità" con il canto e la musica saranno "traditi" a Udine, dove i cori canteranno solo nelle chiese e bisognerà girovagare per i paesi per sentire le Fanfare. Noi non ci eravamo imposti, ma pensavamo che, essendo la Fanfara che rappresenta Udine sia all'Adunata sia agli eventi, almeno noi avremmo potuto fare la nostra "suonata". Vorrà dire che ci accontenteremo di accompagnare la sezione di Udine per l'ultima volta con il maestro. La cosa brutta è che in moltissimi mi stanno chiamando per chiedermi: "Che faccio? Mi metto in viaggio anche se non si suona?"». «Sarebbe proprio inaudito che la Julia nella propria "casa" non potesse celebrare in musica l'Adunata - aggiunge Sebastianutto -. Noi abbiamo suonato a tutte le adunate, da quando siamo partiti nel 1996, proprio a Udine, quando il nostro maestro si era appena congedato, fino alle ultime occasioni. A Pordenone ci siamo presi una grandinata epocale, marciando e suonando davanti alla sezione di Udine. Quest'anno potremo fare solo la sfilata ma non potremo fare la nostra "suonata", con grande delusione del maresciallo, che ormai ha 77 anni e a cui siamo tutti attaccatissimi. È stato il nostro capo militare quando eravamo in Fanfara ed era desideroso di chiudere questo servizio davanti alla cittadinanza udinese. Sarebbe stata la grande chiusura».

Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 09:49 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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