Pochi applausi per i candidati
alle Regionali: «Poco credibili»

Giovedì 7 Maggio 2015 di Daniela De Donà
Pochi applausi per i candidati alle Regionali: «Poco credibili»
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BELLUNO - Loro - i sei candidati alla carica di governatore della Regione Veneto - hanno parlato. I bellunesi - tanti, più gli over 50 che gli under 30 - hanno ascoltato. Pochi applausi, e a macchia di leopardo. Si finisce secondo i tempi. La giornata elettorale non è finita: ci sono, per alcuni candidati, altri palchi da calcare prima di notte.



All'uscita dal Teatro Comunale c'è chi corre a casa, altri fanno capannello per i commenti a caldo. Ne viene fuori uno zibaldone di battute: «Sono stati toccati,anche in chiave bellunese, i temi più scottanti - è il parere di Antonella Rossa - importante è che vengano realizzati in breve tempo. Ma non scordiamo che siamo in campagna elettorale.»



Va giù duro Luciano Bassi: «Tante idee vaghe e fantasiose senza copertura finanziaria. Si sono elencati i problemi, che peraltro conosciamo già. Ma nessuna soluzione credibile è stata posta. Una domanda, poi: non ho capito la differenza tra Zaia e Tosi.» Serena Jessica Prota trova che l'incontro sia stato utile: «Anche se non mi ha chiarito del tutto le idee spero che l'attenzione alla nostra provincia sia reale. Bene che ci sia interesse per la questione dei trasporti.» Maria Grazia Passuello apprezza l'idea del confronto: «Che è sempre auspicabile - sono sue parole - la gente cerca di orientarsi in un contesto politico complesso. Alcune proposte sulla viabilità e sulla gestione delle risorse rappresentano forme innovative di governance».







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