Vittorio Emanuele di Savoia morto, l'esilio in Svizzera, il matrimonio (a Las Vegas) con Marina Doria, gli arresti e la richiesta di risarcimento all'Italia

Sabato 3 Febbraio 2024, 11:46 - Ultimo aggiornamento: 11:53

L'omicidio di Dirk Hamer

Il 18 agosto 1978, sull'isola di Cavallo (Corsica), ci fu una sparatoria a seguito del furto del gommone di Vittorio Emanuele da parte di conviviali del chirurgo/playboy Nicky Pende. Vittorio Emanuele sparò due colpi di carabina. L'ipotesi d'accusa, sulla base della quale fu in seguito arrestato, fu che uno dei proiettili avesse colpito la coscia dello studente tedesco di 19 anni Dirk Geerd Hamer, figlio di Ryke Geerd Hamer, che stava dormendo in una barca vicina, il Mapagia della famiglia Leone, e che morì nel dicembre dello stesso anno dopo una lunga agonia. Di ciò, però, non vi fu prova, in quanto la difesa sostenne la presenza di altre persone che avrebbero sparato durante la colluttazione, poi fuggite e mai identificate dalla gendarmeria francese che restituì al proprietario italiano una P38 precedentemente sequestrata; la barca fu fatta smantellare in Sardegna senza che le autorità francesi potessero perquisirla. Anche il calibro e il rivestimento dei proiettili che ferirono il giovane risultarono diversi da quelli in dotazione alla carabina di Vittorio Emanuele (al quale sarebbe stato contestato, senza però addurre alcuna prova, di aver effettuato una sostituzione d'arma). Nel novembre del 1991 fu prosciolto dalla Camera d'accusa parigina dall'accusa di omicidio volontario e condannato a 6 mesi con la condizionale per porto abusivo d'arma da fuoco, "fuori dalla propria abitazione". Il 21 giugno 2006, durante la sua detenzione nel carcere di Potenza, una microspia ha intercettato una sua conversazione in cui ammetteva di aver sparato il colpo alla gamba, vantandosi di essere uscito vittorioso dalla vicenda. Il contenuto della conversazione fu divulgato poco tempo dopo dalla stampa.

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