Sottomarino Titan, l'allarme ignorato: ecco la mail che inchioda il Ceo di OceanGate. «Può uccidere se stesso e i clienti»

Martedì 4 Luglio 2023, 11:49 - Ultimo aggiornamento: 13:25

La difesa di OceanGate

In un documento giudiziario depositato nel 2021, riportato dalla Cnn, il rappresentante legale di OceanGate definì il sistema di monitoraggio dello scafo integrato nel Titan «dotato di una caratteristica di sicurezza senza pari». Il documento espone i dettagli dei test sul mezzo, delle oltre 50 immersioni di prova, si concentra sullo scafo in fibra di carbonio e titanio spesso quasi 13 centimetri. Il documento sostiene che il sottomarino di OceanGate è il risultato di oltre otto anni di lavoro, tra cui «studi dettagliati di ingegneria e sviluppo nell’ambito di una società che ha emesso un contratto da 5 milioni di dollari per l’Applied Physics Laboratory dell’Università di Washington». Secondo la quale, però, il proprio laboratorio non si è mai occupato di progettazione o ingegneria per il Titan. In una dichiarazione alla Cnn, Kevin Williams, il direttore esecutivo dell’Applied Physics Laboratory ha affermato che l’esperienza del laboratorio ha coinvolto «solo l’implementazione in acque poco profonde» e «non è stato coinvolto nella progettazione, ingegneria o test del sommergibile utilizzato nella spedizione verso il relitto del Titanic». In un post del 2019 pubblicato sul suo sito web OceanGate spiegava che Titan non è classificato perché - sostiene la società - l’autorizzazione di progetti innovativi spesso richiede un processo di approvazione pluriennale, che ostacola una rapida innovazione. Le agenzie di classificazione «non garantiscono che gli operatori aderiscano a procedure operative e processi decisionali adeguati, due aree molto più importanti per mitigare i rischi in mare. La stragrande maggioranza degli incidenti marittimi (e aerei) è il risultato di un errore dell’operatore, non di un guasto meccanico».

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