Rapina a Cavallino, il sospetto "tassista" dei banditi dell'assalto finisce di nuovo in cella dopo la scarcerazione

Lunedì 26 Febbraio 2024, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 27 Febbraio, 08:08

LA MISURA


Il fermo nei confronti di Levak era scattato sette ore dopo il colpo, dai carabinieri di San Donà di Piave. «Io con quella rapina non c'entro nulla - si era difeso il 55enne - Vado al Cavallino spesso, almeno due volte a settimana. Domenica ero lì perché dovevo incontrare una persona. Conosco bene quelle strade perché ci vado spesso. Quando sono partito da Maserada ero da solo, e dalla mia auto non è mai salito né sceso nessuno a parte me». Sul fatto che un testimone l'ha visto "nervoso" al Bar Moro di via Fausta e di essere scappato quando ha visto l'elisoccorso in volo, il 55enne aveva spiegato: «Sono arrivato fino a Punta Sabbioni per cercare la persona con cui dovevo incontrarmi, ma non l'ho trovata. Ho girato per tre diversi bar. E al Moro, dopo aver bevuto qualcosa e aver fumato un paio di sigarette, sono risalito in auto e sono tornato a casa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA