Protesta agricoltori, perché accade? Dai salari bassi al Green Deal la protesta infiamma l'Europa

Giovedì 1 Febbraio 2024, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 09:46

Le richieste degli agricoltori

Un netto cambio nelle politiche agricole europee: questa la richiesta di centinaia di agricoltori, scesi in piazza in questi giorni per protestare contro le nuove misure, pensate per rendere maggiormente sostenibile il settore agroalimentare. Già provati dai rincari del costo della vita, gli agricoltori stanno protestando in particolare contro misure pensate per rendere maggiormente sostenibile il settore agroalimentare, il cosiddetto Green Deal europeo. Non è la prima volta che il settore agricolo guarda con sospetto le politiche dell’Ue che, secondo gli agricoltori, finiranno con il danneggiare il lavoro. Poco gradite, le misure da cinquantacinque miliardi di euro introdotte per rinnovare e rendere più sostenibile la Politica Agricola Comune. Quindi, l’obbligo delle rotazioni delle colture, per permettere ai terreni di riposare, l’obbligo di ridurre l’uso di fertilizzanti di almeno il 20%. Tutti provvedimenti che potrebbero far diventare il settore agricolo meno competitivo. Senza contare l’aumento del costo delle materie prime e del prezzo del gasolio agricolo, i salari bassi, la concorrenza sleale dei prodotti internazionali. Nel mirino però non c'è solo il Green Deal. Tra le motivazioni della protesta, anche la Guerra in Ucraina che incide sull’importazione di prodotti agricoli, soprattutto cereali, a prezzi più bassi. Gli agricoltori denunciano che produrre alcuni prodotti in Ucraina, come il pollo, costa la metà che in alcuni Paesi europei, tra cui la Francia. Secondo gli agricoltori, non è una partita equa: le aziende agricole ucraine in media misurano circa mille ettari, mentre gli equivalenti europei solo 41.

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