Jesolo. Concessioni balneari: «Lavori per 30 milioni messi sul piatto dagli aggiudicatari». De Zotti: «Non ci sarà un'esplosione di costi»

Martedì 20 Febbraio 2024, 12:53 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 09:42

LEGGE REGIONALE

A essere difesa, poi, è la scelta di utilizzare la legge 33: «È uno strumento in vigore e legittimo che viene usato in tutta la costa veneta e preso come esempio anche in Liguria e in alcune spiagge della Toscana osserva De Zotti Arriveranno altre norme dal Governo? Al momento abbiamo questo strumento, in futuro vedremo. Non è stata l'Amministrazione a volerlo utilizzare, al richiesta è arrivata dagli operatori. Il Governo ha solo dato un'indicazione, la questione è controversa e in ogni caso le concessioni sono scadute lo scorso 31 dicembre». Ad essere difesa è poi la scelta della nuova variante al Piano particolareggiato: «Andava approvata perché lo strumento era già stato prorogato e sarebbe scaduto a fine 2023 sottolinea il primo cittadino - La variante andava forse fatta prima e le aggregazioni erano le indicazioni date dal Pat, ma qualcuno non ha voluto farlo, per convenienza elettorale. Le difficoltà di oggi sono figlie dell'inerzia di ieri. Le aggregazioni previste inizialmente erano 4, noi abbiamo introdotto le 16 "Umg" per aiutare i concessionari più piccoli. Il consigliere Zoggia, unico a votare contrario, anziché fare polemiche dovrebbe leggersi la relazione che accompagna la variante. I ricorsi? Ogni scelta li avrebbe provocati: ricordo infine che non abbiamo avuto grandi gruppi a contendersi le concessioni, ma la concorrenza è tutta interna mentre in fase di valutazione è contata anche la storicità delle aziende uscenti».

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