Israele-Hamas, perché è l'inizio di una nuova guerra: l'attacco senza precedenti, i prigionieri, l'operazione "Spade di Ferro"

Sabato 7 Ottobre 2023, 12:45 - Ultimo aggiornamento: 10 Ottobre, 13:52

Quando e perché è scattato l'attacco senza precedenti

Sono le sette del mattino di sabato 7 ottobre quando il gruppo palestinese Hamas lancia dalla Striscia di Gaza un’operazione senza precedenti contro Israele, da terra e dall’aria. Si parla subito di una nuova guerra. Prima parte la raffica di razzi e missili contro le città israeliane nel Sud e nel centro del Paese. Poi scatta il blitz di squadre di incursori che superano i confini della Striscia eludendo la sorveglianza e attaccando i primi centri abitati. «Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un'operazione, è proprio una guerra», ha dichiarato subito il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo di aver dato l'ordine all'esercito di richiamare i riservisti e di «rispondere alla guerra con irruenza e un'ampiezza che il nemico non ha conosciuto finora». «Il nemico - ha annunciato - pagherà un prezzo che non ha mai dovuto pagare. Vinceremo».

Per il comandante militare di Hamas, Mohammad Deif, «è il giorno della grande rivoluzione». Nella dichiarazione in cui viene rivendicato l’attacco spiega anche che si tratta dell’inizio di una «operazione militare contro Israele». L’obiettivo dell’operazione “Alluvione al-Aqsa”, viene spiegato è porre fine alle «violazioni» israeliane. Per Deif l'operazione era necessaria dopo la «profanazione dei luoghi santi a Gerusalemme» e dal costante rifiuto da parte di Israele di «liberare i prigionieri».

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