Gli stimoli
«I miei genitori – racconta – mi hanno sempre stimolato sin da piccolo, nutrendomi con un’infinità di libri, regalandomi il microscopio, incitandomi a esser curioso. Ho frequentato il liceo psicopedagogico Pujati a Sacile e ringrazio i miei professori, severi al contempo stimolanti. Mi sono laureato in psicologia all’università di Trieste. Quando ho scelto quest’indirizzo non pensavo tanto al lavoro futuro, l’ho fatto per passione. Nel lavoro come nella vita l’agire per passione è quello che fa la differenza». Negli anni non si tira indietro davanti alle opportunità di lavoro: è ricercatore in università, insegnante di scuola materna, commesso, cameriere. «È stato proprio quest’ultimo mestiere a farmi capire che amo molto stare a contatto con le persone – rivela - Così quando ho saputo che in un centro commerciale cercavano un commesso, mi sono fatto avanti. Non avevo esperienza di vendita. Alla fine ho vinto il premio come miglior venditore d’Italia per quest’azienda».