L'asse con Teheran
Con Teheran (paese sciita) si è riusciti fin dagli anni Novanta a superare la differenza religiosa: Hamas infatti nasce in seno ai Fratelli musulmani, sunniti. Troppo forte il comune antisemitismo e l'odio per Israele, così come l'importanza strategica - dal punto di vista iraniano - di un movimento come Hamas in Palestina. I rapporti però sono stati altalenanti: in parte perché l'Iran ha sempre finanziato anche gli altri movimenti palestinesi, dall'Olp di Yasser Arafat (storico rivale di Hamas) ad Al Fatah, per arrivare oggi al secondo movimento dell'area, la Jihad islamica palestinese. In parte per via della guerra in Siria, che ha visto le due parti schierate su fronti opposti: l'Iran con il presidente Assad e la Palestina con i rivoltosi (in gran parte sunniti). Lo stesso è accaduto in Yemen nel 2015: Hamas con l'Arabia Saudita, l'Iran con i ribelli di Houthi. Nel 2018, però, in nome soprattutto della comune causa anti-israeliana, l'organizzazione terroristica e Teheran hanno ripreso i rapporti, aiutando la trasformazione di Hamas in un vero e proprio esercito.