I dubbi
La famiglia è da sempre convinta di responsabilità e verità mai emerse in merito all’occultamento del cadavere. «Ci sono state omissioni in questa vicenda, a partire da quel giorno in cui è stato consentito di entrare in quella chiesa per nascondere il corpo di Elisa. Di certo – ha dichiarato Gildo Claps, fratello della 16enne uccisa, ai microfoni Rai – a farlo non è stato Danilo Restivo. Chiediamo che ci sia un atto di coraggio che restituisca la verità non soltanto a noi, ma a un’intera comunità».