Danilo Restivo, che fine ha fatto il killer di Elisa Claps: dove si trova e quanto deve ancora scontare di pena

Mercoledì 8 Novembre 2023
Danilo Restivo, che fine ha fatto il killer di Elisa Claps: dove si trova e quanto deve ancora scontare di pena

Danilo Restivo, 51 anni, è stato condannato a 30 anni di carcere per l'omicidio di Elisa Claps, la studentessa 16enne di Potenza scomparsa nel 1993 e i cui resti mummificati furono ritrovati il 17 marzo 2010 nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità del capoluogo lucano grazie alla segnalazione di alcuni operai che stavano riparando una perdita d'acqua.

L’uomo è stato ritenuto colpevole anche dell’omicidio di Heather Barnett, donna di 48 anni che il 12 novembre 2002 venne trovava morta nella casa di Charminster, nei pressi di Bournemouth, tanto da essere condannato a ben 70 anni di reclusione (ed è ancora lontano dallo scontare tutta la sua pena).

La serie Rai

In questi giorni sono in molti a essersi interessati alla storia di Danilo Restivo che è al centro della serie Rai  “Per Elisa - Il caso Claps” (questa sera l’ultima puntata) che ripercorre le tappe che hanno portato all’omicidio della giovane.

L'omicidio di Elisa

Elisa Claps scomparve la mattina del 12 settembre 1993: si stava recando in chiesa per prendere parte ad una funzione religiosa insieme all'amica Eliana quando se ne persero le tracce. Le due si separarono perché Elisa avrebbe dovuto incontrare un ragazzo più grande nella Chiesa della Trinità. Indagini successive hanno fatto emergere che quel ragazzo era proprio Danilo Restivo. All'epoca Restivo aveva 21 anni: era originario di Erice, in Sicilia, ma si era trasferito da ragazzino a Potenza con la famiglia, dove il padre Maurizio aveva assunto l'incarico di direttore della Biblioteca nazionale potentina. Sentito dagli inquirenti subito dopo la scomparsa della ragazza, emersero già i primi dubbi sulla sua posizione, in particolare relativa alla ricostruzione degli spostamenti di quel giorno. Il giovane, poco dopo la scomparsa di Elisa, si era recato in pronto soccorso ricoperto di sangue, raccontando di essere caduto in un cantiere. All'epoca gli inquirenti non avevano prove per incriminarlo – non vennero sequestrati neppure i suoi indumenti – e fu così lasciato a piede libero.

Le ciocche di capelli

Solo più avanti si scoprirà che Restivo in passato aveva tormentato diverse ragazze. Era solito far partire telefonate mute, con la colonna sonora di Profondo Rosso in sottofondo o il brano Per Elisa di Beethoven. Oltre a quella, diventata famosa, di tagliare ciocche di capelli di giovani ragazze. Ma cosa ha spinto Restivo a uccidere? Secondo i giudici il movente è sempre lo stesso: l’interesse morboso e ossessivo verso le vittime, sfociato in una rabbia incontrollabile dopo esser stato rifiutato. Oltre agli omicidi, il serial killer ha mostrato diversi comportamenti che hanno portato all’escalation, collezionando diverse denunce per molestie in entrambi gli Stati che lo hanno condannato. 

L'omicidio di Heather

Prima del ritrovamento del corpo di Elisa Claps, non essendoci prove sufficienti contro di lui, Restivo si trasferì nel Regno Unito, precisamente a Bournemouth, dopo aver cominciato una relazione a distanza con una donna di 15 anni più grande di lui, Fiamma Marsango. Il 12 novembre 2002 la sua vicina di casa, Heather Barnett, madre di due figli che lavorava come sarta, venne trovata morta in bagno. Fu stata uccisa a colpi di forbice e in mano aveva una ciocca di capelli. Nel corso delle indagini, la polizia inglese, anche grazie ad un'azione coordinata con la polizia italiana, raccolse una serie di prove contro Restivo, che era stato più volte a casa della vittima per commissionarle delle tende. Fu così che si scoprì che era solito pedinare alcune donne.

Che fine ha fatto oggi

Sono trascorsi decenni dalle morti delle donne e Restivo non è nemmeno vicino alla metà della pena detentiva, dato che le due condanne ammontano complessivamente a 70 anni di detenzione. Per quanto riguarda la giustizia italiana, peraltro, Daniele Restivo non ha neanche cominciato a scontare la sua condanna, che oltre alla detenzione include anche: l’interdizione perpetua dai pubblici uffici; la libertà vigilata per 3 anni al termine della pena; il risarcimento di 700.000 euro in favore della famiglia Claps.Temporalmente, viene prima la morte di Elisa, uccisa il 12 settembre 1993, mentre Heather Barnett è deceduta il 12 novembre 2002. Gli inquirenti inglesi sono stati però più rapidi a condannare Restivo a 40 anni di carcere nel 2011 (dopo averlo arrestato già a maggio 2010) mentre l’esito del processo italiano in Cassazione è giunto nel 2014.

Dove si trova 

In conseguenza alla condanna della Crown Court di Winchester Danilo Restivo si trova in carcere in Inghilterra, dove sta scontando la pena complessiva di 70 anni frutto del cumulo tra la condanna italiana e quella britannica. Dovrebbe uscire non prima del 2050, all’età di 78 anni. Nel corso di questi anni, Danilo Restivo non ha – perlomeno per quanto si sa pubblicamente – dato cenni di redenzione o pentimento, continuando anzi a contestare entrambe le condanne ricevute. Già prima del processo ha messo in atto innumerevoli tentativi di depistaggio, concentrandosi particolarmente sulle controaccuse alla famiglia Claps e proclamando la propria innocenza.

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