Elisa Claps, perché dopo 30 anni è ancora gelo fra la famiglia e la Diocesi? «Non smetteremo di cercare la verità»

Oggi a Potenza la manifestazione «Tutti per Elisa», un corteo per ricordare la studentessa potentina uccisa 30 anni fa

Sabato 11 Novembre 2023
Elisa Claps, perché dopo 30 anni è ancora gelo fra la famiglia e la Diocesi? «Non smetteremo di cercare la verità»

Il caso dell'omicidio di Elisa Claps, la ragazza uccisa nel 1993 nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza, continua a far discutere. Il corpo della giovane, assassinata all'età di 16 anni da Danilo Restivo, è stato ritrovato solo nel 2010 nel sottotetto della stessa chiesa dove ha perso la vita.

La famiglia Claps, dopo anni di battaglie per far riconoscere la colpevolezza di Restivo (arrestato solo nel 2006, dopo aver commesso un altro omicidio), non ha ancora smesso di cercare la verità: il suo obiettivo, ora, è la Diocesi di Potenza.

Elisa Claps, la battaglia della famiglia della 16enne uccisa per scoprire la verità: chi sono (e cosa fanno oggi) Filomena, Antonio, Gildo e Luciano

Il gelo fra la famiglia Claps e la Diocesi

Come è possibile che per ben 27 anni il corpo di Elisa sia rimasto nello stesso luogo dove era stata vista per l'ultima volta in vita? Una domanda che, ad oggi, non trova risposta. E non mancano le tensioni. Lo scorso 5 novembre, in occasione della prima messa celebrata alla Santissima Trinità dalla riapertura della chiesa, centinaia di persone hanno preso parte al presidio organizzato dalla sede cittadina di "Libera" per protestare contro le decisione della Diocesi.

La famiglia Claps ha chiesto sempre alla Chiesa locale di fare luce sui silenzi e sulle complicità che si sono consumati in quasi 17 anni e contesta la riapertura al culto. Lo ha ribadito anche in una lettera a Papa Francesco. La chiesa è stata ristrutturata e riaperta ad agosto, come luogo di riflessione e preghiera silenziosa. Dal 2 novembre sono iniziate le celebrazioni religiose, la prima è stata presieduta dall'arcivescovo Salvatore Ligorio che a breve lascerà il suo incarico episcopale per aver raggiunto i limiti di età di 75 anni.

 

La protesta in occasione della prima messa

All'appello della famiglia e di Libera ha risposto una folla ingente. Qualcuno si è presentato con cartelli, su uno è stato scritto «Chiesa della Ss. Omertà». «Vergogna, vergogna», inoltre, è stato urlato da numerosi partecipanti che sono solidali con la famiglia Claps e che pure vorrebbero che la Santissima Trinità resti un luogo della memoria e non una chiesa con funzioni pastorali. La folta partecipazione è stata accolta positivamente da Gildo Claps, presente al presidio, come testimonianza di affetto per Elisa e vicinanza alla famiglia.

Danilo Restivo, che fine ha fatto il killer di Elisa Claps: dove si trova e quanto deve ancora scontare di pena

 

L'Arcidiocesi: «Offese inaccettabili»

L'Arcidiocesi di Potenza ha espresso «profondo rammarico e sconcerto per quanto accaduto» davanti alla Santissima Trinità. «La libertà di manifestazione del pensiero e quella di riunione - è riportato in una nota - non possono mai trasmodare in offese, ingiurie, atti di sopraffazione della volontà e delle libertà altrui. La funzione religiosa è stata, tra l'altro, ininterrottamente disturbata da urla, canti, musiche ad alto volume, a dispetto delle dichiarazioni della vigilia da parte degli organizzatori che il presidio si sarebbe svolto nel più religioso silenzio».

La Chiesa locale ha stigmatizzato «quegli atteggiamenti - è detto ancora nella nota dell'ufficio per le comunicazioni sociali - che si sono concretizzati anche in sputi all'indirizzo di chi ha preso parte alla funzione religiosa e non può tollerare altri comportamenti espressivi di odio, di violenza verbale e fisica e di derisione come quelli diretti all'indirizzo di quanti hanno partecipato alla Santa Messa e anche del Vescovo e dei sacerdoti. Il tutto è accaduto senza un adeguato dispositivo di sicurezza a garanzia dei diritti costituzionali».

Manifestazione domani a Potenza

Oggi, a partire dalle ore 9.30, a Potenza la consulta studentesca organizza la manifestazione «Tutti per Elisa», un corteo per ricordare la studentessa potentina uccisa 30 anni fa. L'iniziativa, con partenza in piazza Zara, toccherà alcune tappe, come la casa di Elisa e la piazza Mario Pagano, prima di concludersi davanti alla chiesa della Santissima Trinità, riaperta al culto e alle celebrazioni religiose il 2 novembre scorso.

La comunità studentesca sottolinea il valore dell'iniziativa come «ricordo della giovane potentina Elisa Claps, tragicamente scomparsa lo scorso 12 Settembre 1993 a Potenza e mai più tornata a casa - hanno comunicato gli organizzatori - con la volontà di testimoniare in modo netto ed inequivocabile, da parte di studentesse e studenti, l'affetto e il sostegno alla sua famiglia nel tenere viva la memoria della studentessa nella loro richiesta continua e coraggiosa di giustizia e verità sul caso, avvolto tutt'ora da inquietanti ombre e circostanze non del tutto chiarite».

Nel contempo gli studenti ritengono che Potenza «non possa adesso disunirsi nell'importante azione di contrasto ai silenzi e ai femminicidi» perché «non è con un ulteriore ricorso alla violenza o in presenza di dinamiche conflittuali che onoreremo maggiormente la memoria della giovane Elisa».

Quindi l'invito ad «una grande prova di maturità e solidarietà, ad un'occasione unitaria di ricordo e riflessione che ci veda tutti dalla stessa parte» perché «una nuova generazione dopo 30 anni chiede alla comunità cittadina di sostenere la battaglia comune contro la violenza di genere e in favore di una presa di coscienza da parte di ciascuno dell'importanza di una restituzione completa della verità e del valore culturale ed educativo del concetto di giustizia, per ricordare nel migliore dei modi il sorriso strappato ma ancora splendente di una studentessa nostra coetanea».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci