Colf e badanti, versamento contributi: cosa cambia. Dalla detrazione alla deduzione, tutte le istruzioni

Martedì 9 Gennaio 2024, 15:23 - Ultimo aggiornamento: 12 Gennaio, 15:08

Detrazione, istruzioni e requisiti

Per quanto riguarda la detrazione dei contributi corrisposti a favore di badanti o altro personale addetto all'assistenza personale, la spesa a carico del datore di lavoro domestico potrà essere indicata tra gli oneri detraibili nel modello 730 qualora il collaboratore sia stato assunto per l’assistenza personale di persone non autosufficienti negli atti della vita quotidiana e nel caso in cui il reddito complessivo non superi i 40 mila euro. I limiti previsti sono quindi due, e riguardano il motivo dell'assunzione e il reddito. La detrazione dei contributi Inps spetta quindi solamente se l'assunzione dell'addetto all'assistenza è necessaria per aiutare soggetti bisognosi di assistenza continuativa o non in grado di svolgere autonomamente le seguenti attività: assunzione di alimenti, espletamento delle funzioni fisiologiche e dell’igiene personale, deambulazione e indossare gli indumenti. Elementi, questi, che non andranno inseriti nel modello 730, ma che saranno considerati dall'Agenzia delle Entrate in caso di controlli. Il contribuente dovrà quindi conservare i documenti che provano la non autosufficienza, generalmente rilasciati dal medico. La detrazione dei contributi della badante spetta anche in relazione alle spese sostenute per i familiari non autosufficienti non fiscalmente a carico, mentre non riguarda i contributi corrisposti in favore di colf, con contratto diverso dagli addetti all'assistenza personale. Il rimborso Irpef spettante sarà pari al 19% della spesa, con un limite massimo di 2100 euro.

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