Gli starnuti, come gli occhi che lacrimano, sono dovuti al rilascio dell’istamina.
Una molecola che agisce come mediatore chimico, consentendo il passaggio di messaggi e segnali tra le cellule. Le allergie ambientali hanno una forte componente ereditaria, compaiono dopo i primi 2-3 anni di vita, peggiorano intorno ai 20-30 (il picco) poi tendono a diminuire dopo i 40-50. Alla loro comparsa è sempre bene avvertire il medico. Per molte allergie da pollini è possibile fare l’immunoterapia orale, che letteralmente insegna al sistema immunitario di un individuo a tollerare quel polline. Una volta capito qual è il nemico grazie ai test allergometrici, nelle forme lievi si può trovare sollievo nei farmaci da automedicazione quali gli antistaminici (spray nasali, colliri o compresse), da assumere almeno all’inizio la sera e nel weekend perché possono dare sonnolenza.
PRECAUZIONI
Non si può certo vivere sotto una campana di vetro, ma nei giorni di vento e a più alta concentrazione di pollini è meglio evitare di uscire, almeno nelle ore centrali del giorno, e chiudere bene porte e finestre. Purificatori d’aria e condizionatori possono essere d’aiuto, a patto di tenere i filtri sempre ben puliti. Può essere una buona idea anche lavare i capelli più spesso, perché intrappolano il polline; per lo stesso motivo, è importante anche cambiarsi subito i vestiti e lasciarli all’ingresso, quando si rientra. La casa non va aerata nelle ore centrali della giornata, se si vuole evitare di trasformare il letto in una coltre di pollini. Infine, gli esperti mettono in guardia dalle fake news che abbondano nel regno delle allergie. Anziché navigare tra flutti della rete, informazioni certificate si possono reperire su siti semplicementesalute.it e allergicamente.it.