Variante Eris, sintomi «simili a un'allergia»: ecco come infetta i polmoni e perché i contagi stanno salendo

Martedì 5 Settembre 2023 di Simone Pierini
Variante Eris, sintomi «simili a un'allergia»: ecco come infetta i polmoni e perché i contagi stanno salendo

Una ricerca pubblicata sulla piattaforma bioRxiv aggiunge nuove informazioni sulla variante EG.5 (Eris), da qualche giorno dominante su scala mondiale e in crescita anche in Italia dove, secondo l'Istituto Superiore di Sanità, a metà agosto aveva già raggiunto il 25,8% dei contagi.

La ricerca, condotta dall'università di Tokyo, ha rilevato in esperimenti su criceti che la variante sembra avere una maggiore capacità di infettare i polmoni.

Ciò potrebbe tradursi, almeno in una parte dei pazienti, in manifestazioni più severe di Covid-19.

Variante Eris, l'aumento dei contagi

Al momento si tratta di un'ipotesi che necessita di conferme; nella sua valutazione di inizio agosto l'Oms aveva escluso che Eris potesse comportare rischi aggiuntivi rispetto alle altre varianti circolanti. Aveva però messo in conto che avrebbe potuto causare un aumento dei contagi. È quello che sta accadendo: su scala globale, da qualche settimana i nuovi casi di Covid-19 hanno ripreso a crescere. Prima in Estremo Oriente, soprattutto in Corea del Sud, ora anche in Europa con un +39% rispetto a un mese fa.

I casi in Italia

L'Italia non fa eccezione: secondo l'ultima rilevazione dell'Iss tutti gli indicatori sono in salita: +28,1% i casi positivi, +47,7% i decessi; +1,3% il tasso di positività ai tamponi. Al momento, invece, non arrivano segnali di sofferenza dagli ospedali.

 

Sintomi

Anche se non ci sono ancora dati attendibili sul tipo di sintomi che le persone stanno sperimentando in questo momento, i medici riferiscono di sintomi per lo più lievi o comuni di Covid-19. Kristina K. Bryant, MD , specialista in malattie infettive pediatriche presso Norton Children's Infectious Diseases, ha dichiarato a Health che vede principalmente pazienti con sintomi simili alla precedente sottovariante Omicron. Questi riguardano principalmente disturbi delle vie respiratorie superiori, come mal di gola, tosse, congestione e naso che cola. «Alcune persone hanno addirittura detto che pensavano di avere allergie», ha detto Bryant. «Ma l’EG.5 merita di essere osservato. È la sottovariante dominante».

L'impatto sui polmoni

Poiché il virus SARS-CoV-2 è mutato nel corso della pandemia, alcuni sintomi sono diventati più comuni e altri meno comuni. Ma nel complesso il virus colpisce ancora principalmente il sistema respiratorio. «L'immagine del Covid sembra essere più o meno la stessa dall'inizio alla fine e ricorda l'influenza e l'RSV», ha affermato William Schaffner, MD, professore di medicina preventiva e malattie infettive presso il Vanderbilt University Medical Center di Nashville. «L’impatto maggiore di questo virus è sul tratto respiratorio, in particolare sui polmoni, e i polmoni possono rispondere solo in un certo numero di modi».

Come è cambiato il virus

Quando il virus è emerso nel 2020, la perdita del gusto e dell’olfatto era un sintomo comune. Ora, più di tre anni dopo, quel sintomo specifico è notevolmente diminuito nella popolazione. Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Otolaryngology—Head and Neck Surgery, ha rilevato che il rischio di perdere il senso dell'olfatto e del gusto a causa delle recenti varianti omicron di Covid-19 è del 6-7% e che andando avanti, è possibile che la perdita del gusto e l’olfatto potrebbe non essere più rivelata. Inoltre, i sintomi gastrointestinali, come nausea, vomito e diarrea, sembrano essere meno comuni col passare del tempo. I medici hanno anche segnalato un minor numero di casi di sindrome infiammatoria multisistemica nei bambini (MIS-C). Il CDC ha riferito che nel 2020, MIS-C si è verificato in 1 su circa 3.000-4.000 bambini e adolescenti con infezione da SARS-CoV-2. La condizione è diventata più rara dall’inizio della pandemia. 

I vaccini

Il trend della pandemia e dati sulle varianti, tuttavia, riaccendono l'attenzione sull'importanza della vaccinazione: nei giorni scorsi l'Ema ha dato il primo via libera al vaccino aggiornato a XBB.1.5 di Pfizer e BioNTech. Secondo le aziende, il prodotto protegge dalle varianti XBB, compresa Eris, che discende da XBB.1.9.2. Il vaccino è atteso per ottobre; è raccomandato alle persone anziane e con elevata fragilità, alle donne in gravidanza e agli operatori sanitari. Potrà essere consigliato, inoltre, a familiari e conviventi di persone con gravi fragilità.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci