joe-bidenL'unica certezza è che la Cina non collabora nelle ricerche sull'individuazione dell'origine del virus Covid-19. E non è una novità: memorabile la gestione di quel gruppo di esperti di tutto il mondo che riuscirono infine a farsi invitare a Wuhan e dintorni salvo poi tribolare fra quarantene e sopralluoghi che ai più apparvero subito non troppo utili alle indagini. Nonostante questo "tagliafuori" cinese, i servizi segreti degli Stati Uniti hanno continuato ad indagare e in questi giorni l'Office of Director of National Intelligence (Odni), l'organismo di coordinamento delle varie agenzie ha varato un rapporto che va per esclusioni, cominciando ad escludere l'ipotesi più terribile, ovvero quella che faceva pensare al virus come frutto di una ricerca che avrebbe dovuto portare alla creazione di un'arma biologica.
Covid, per gli Usa incidente di laboratorio in Cina
Scartata l'ipotesi di uno strumento di guerra, per gli americani la spiegazione più attendbile sul Covid è quella di un "incidente di laboratorio". E' questa l'indicazione che emerge dal rapporto che contempla comunque sia l'ipotesi della trasmissione del virus da animale ad essere umano sia quella, appunto, di una fuga di laboratorio sono entrambi plausibili. Tuttavia, non ci sono informazioni sufficienti per raggiungere una conclusione definitiva. Nel rapporto si afferma anche che la comunità dell'intelligence rimane divisa riguardo all'origine del virus. Quattro agenzie ritengono con un «basso» livello di fiducia che il Covid abbia avuto origine da un animale infetto. Un'altra agenzia, tuttavia, ritiene con «moderata fiducia» che la prima infezione umana sia molto probabilmente il risultato di un incidente di laboratorio nell'Istituto di Virologia di Wuhan. Il rapporto sostiene anche che le autorità cinesi non erano a conoscenza dell'esistenza del virus, prima che questo si diffondesse a Wuhan alla fine del 2019. Allo stesso tempo, Pechino continua a osteggiare l'indagine internazionale e a nascondere informazioni.
C'è infine il timore che l'origine del virus non si potrà mai individuare senza la la collaborazione della Cina che non accetta quelle che considera solo "speculazioni americane". Con il presidente Joe Biden l'atteggiamento di Pechino non è cambiato: così come si rispedivano al mittente le accuse di Donald Trump, così non si accettano gli esiti dal rapporto ordinato dal nuovo presidente.