Mentre, a livello nazionale, devono ancora essere individuati tempi e modi per la riapertura delle discoteche, la voglia di ballare, a Roma, sembra aver preso il sopravvento sui giovani. Nonostante i controlli interforze disposti dalla Questura – che pure hanno dato i loro frutti – ancora una volta Trastevere si è distinta per gli assembramenti ad alto tasso alcolico. E’ la zona di piazza Trilussa ad essere una calamita di quella movida molesta e senza regole, che le forze dell’ordine faticano a contenere.
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BALLANDO IN PISTA
Qualcosa di analogo è successo all’Eur, nello spazio “Eur Social Park”, in via di Val Fiorita, dove – per la serata “Flower Park” - centinaia di giovani si sono radunati in pista. Complice la musica “mixata” da due dj, hanno iniziato a ballare (alcuni erano senza mascherina). «Niente non abbiamo capito proprio niente – ha scritto Salvo, un giornalista freelance che rilancia la storia sul suo profilo Instagram - e parlo sia degli organizzatori e sia di chi ha ballato sino alle 23 (il Lazio è ancora in zona gialla). Anche io avrei voglia di ballare e fare quello che mi pare e piace. Concetti come rispetto, professionalità e intelligenza sono diventati troppo demodé». «Se qualcuno ha ballato è stato subito interrotto dalla vigilanza: non abbiamo fatto la discoteca e stiamo attenti ai comportamenti sbagliati», ribatte uno dei soci di “Eur Social Park”. Sul fronte degli assembramenti, anche Campo de’ Fiori è stata una delle mete preferite dalle folle, che hanno “circondato” la statua di Giordano Bruno, anche se poi alle 23 è iniziata l’opera di “convincimento” delle forze dell’ordine, volta a far rispettare il coprifuoco. Sabato sera, invece, a piazza di Spagna, diverse decine di persone erano sedute sulla scalinata di Trinità dei Monti, in violazione dell’ordinanza del Comune per la tutela del decoro.
Sul fronte degli illeciti amministrativi, nei pressi di via Statilia, in via Enrico Toti, la polizia ha chiuso, per 5 giorni, un locale. I vigili, invece, hanno contestato 70 irregolarità e hanno chiuso due minimarket, già diffidati per la vendita di alcolici oltre l’orario consentito. I caschi bianchi hanno concentrato la loro attenzione sugli stabilimenti di Ostia: venerdì sera hanno disposto la chiusura di un locale, per violazioni amministrative. Sabato, invece, hanno sequestrato, nei pressi del pontile, un centinaio di articoli potenzialmente dannosi. I carabinieri, invece, hanno arrestato due persone, mentre altre due sono state denunciate.