Le grida di paura in bilico sulle due ruote, il disperato tentativo di frenare e infine il tamponamento, sotto gli occhi di alcuni passanti. Grande spavento nel tardo pomeriggio dell’altro ieri ad Albano Laziale, dove un ragazzino di undici anni, a bordo di un monopattino elettrico, ha perso il controllo del mezzo ed è finito contro un furgone.
La ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione dei militari, il monopattino procedeva a velocità piuttosto elevata, tanto che il ragazzino non è riuscito a frenare e a evitare l’impatto con il camioncino che procedeva nello stesso senso di marcia. Lo schianto è stato violento, il giovanissimo, che non indossava il casco, è caduto a terra mentre il conducente del mezzo, accortosi di quanto accaduto, è sceso per prestare soccorso. Le sue condizioni sono apparse subito serie: l’undicenne, che aveva ferite al volto e fratture varie, gridava dal dolore ed era spaventatissimo. I sanitari hanno deciso il soccorso mediante l’eliambulanza che, in pochissimo tempo, ha trasportato il piccolo nel nosocomio romano specializzato in pediatria.
Qui è stato sottoposto ad accertamenti sanitari per stabilire se avesse riportato eventuali lesioni interne, conseguenti alla caduta, ma dai primi esiti sembra che il rischio sia stato scongiurato. La madre dell’11enne è stata multata con una sanzione amministrativa in quanto ha consentito che il figlio guidasse un veicolo che, in base alla nuova legge in materia, non può più essere accostato a una bicicletta. L’utilizzo del monopattino elettrico su strada, divenuto ormai un mezzo alternativo ai veicoli tradizionali, grazie al bonus che lo ha largamente incentivato negli ultimi anni, è disciplinato da regole severe considerata la velocità sostenuta in grado di creare rischi e pericoli. Sopratutto perché finisce in mano di bambini, come fosse una bici. Secondo le norme emanate nel 2021, che hanno ridotto il limite da 25 km a 20, il monopattino può essere guidato da minorenni purché abbiano 14 anni. Non è richiesto alcun patentino o titolo abilitativo. I carabinieri, quindi, non hanno potuto fare altro che comminare alla madre la multa per inadempienza alle norme in vigore.