Bus Roma guasti, da Bravetta a Marconi la lista nera delle linee Atac

Venerdì 24 Luglio 2020 di Lorenzo De Cicco
Bus Roma guasti, da Bravetta a Marconi la lista nera delle linee Atac

Al primo posto di questa speciale classifica delle linee Atac più disastrate, c’è il “19”, scalcinato tram che dalle Mura Vaticane porta al cuore di Centocelle, dopo avere attraversato mezza Roma: piazza Risorgimento, il quartiere Mazzini, Villa Borghese, la Nomentana, Portonaccio, fino al capolinea a piazza dei Gerani. Ha il record di corse saltate per guasti, tutto annotato nell’ultimo rapporto dell’Agenzia comunale che controlla la qualità dei servizi pubblici. Un dossier che denuncia, con la forza della statistica, disagi che i pendolari sono costretti a subire da mesi, in alcuni casi da anni, perché tra le «prime dieci linee per numero di segnalazioni per guasti e indisponibilità delle vetture», compaiono tratte presenti già nella black list di un anno fa, consegnata sia all’Atac che al Campidoglio.

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In qualche caso l’amministrazione è riuscita a intervenire, per esempio sulla circolare del Gianicolo 115, che serve anche l’ospedale Bambino Gesù, linea rafforzata con le nuove navette; in altri casi, invece, da un anno all’altro non si è mosso nulla.

Risultato: per i passeggeri restano le attese record alle paline, a volte anche di un’ora, e gli affollamenti a bordo non solo molesti ma anche pericolosi, quest’anno, per l’emergenza Covid.

 

AUTO IN DIVIETO DI SOSTA

Il principale motivo dei guasti è l’età media estremamente alta del parco mezzi: 32 anni per i tram, 10 anni per i bus (contro i 6 di Parigi e Londra). Un problema che il Comune conosce bene: l’anno scorso sono stati acquistati 227 autobus, altri 70, che fanno parte di una commessa di 328 mezzi, sono attesi per agosto. Ma per svecchiare la flotta serve tempo. Tra le «cause più significative» delle corse perse, scrive l’Agenzia, anche «le auto private in sosta irregolare che, al pari dei guasti, colpiscono soprattutto le linee tram». «Le principali criticità» legate alle macchine parcheggiate in divieto, rileva l’Authority, «sembrano concentrarsi a via dei Castani, via Delpino, via dei Frassini e via Bresadola, nel V Municipio, ma anche a via dei Reti, viale Scalo San Lorenzo e piazza Ungheria (II Municipio)».
 
 

LA BLACK LIST

Torniamo alla lista nera: al secondo gradino del podio, decisamente poco ambito, ecco il 14, altro tram, che dalla stazione Termini porta a viale Togliatti, poi c’è il tram “3”, che collega la stazione di Trastevere a Valle Giulia. Poi il “5” (Termini - Piazza dei Gerani) e il bus 020, capolinea alla stazione di Prima Porta. Sesto posto per il 188 (Largo Maresciallo Diaz), poi l’8 (Via del Casaletto - Piazza Venezia), il 52 (capolinea in via Archimede, dietro all’Auditorium, che si snoda fino a Via Veneto e oltre), poi il 669 (zona Marconi e dintorni) e lo 016 (da Casal Palocco ad Acilia). L’indagine dell’Agenzia prende in esame il periodo gennaio-maggio 2020 e racconta, con i numeri, cosa è successo anche in metropolitana. Dove incredibilmente, nonostante il calo dei passeggeri (e del servizio) per via dell’emergenza, le segnalazioni dei guasti sono addirittura aumentate, in alcuni mesi, rispetto al 2019. Per esempio a maggio (+41%) e perfino a marzo (+58%), in pieno lockdown.

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