Atac, spunta la gara pubblica per le ferrovie dei pendolari

Venerdì 2 Febbraio 2018 di Mauro Evangelisti e Fabio Rossi
Atac, spunta la gara pubblica per le ferrovie dei pendolari

Una gara o l'affidamento diretto per la Roma-Lido e la Roma-Civita Castellana-Viterbo, anche se la parte interessante è solo quella che serve una fetta di Roma nord. Il passaggio al Comune per la Roma-Giardinetti, con l'ipotesi di trasformarla in linea per il tram. Questo in sintesi dovrebbe essere il futuro delle tre ferrovie concesse di proprietà della Regione e gestite fino al 2019 da Atac. Nel piano industriale dell'azienda, allegato alla richiesta di concordato preventivo in continuità inviata al tribunale per evitare la liquidazione causa montagna di debiti, spiegando che le tre linee, conosciute e odiate dai pendolari per i loro guai, dal 2019 non saranno più gestite da Atac. Più correttamente: si ricorda che scade il contratto di gestione, ma si aggiunge anche altro che sembra confermare la volontà della municipalizzata di liberarsi del fardello, visto che di parla di «nuovo (minore ma con rischi inferiori) perimetro, senza ferrovie regionali».

PROSPETTIVE
Partiamo dalla Roma-Lido. Considerata la peggiore d'Italia dalle annuali classifiche di Legambiente, ha però un potenziale importante, visto il numero di passeggeri. Non a caso si era già fatta avanti la compagnia francese Ratp, con un project che però la Regione ha giudicato poco conveniente, anche se a causa di un ricorso al Tar ancora la partita è aperta. Questo premesso, chi governerà nel palazzo sulla Colombo dopo le elezioni, avrà due possibilità: l'affidamento diretto a un gruppo del settore che mostri interesse, informando però preventivamente in modo pubblico di questa possibilità, in modo da consentire ad altri soggetti di presentare proposte alternative. Altra ipotesi: una gara pubblica per affidare la gestione. Atac è tagliata fuori? Non è detto se nel 2019 il risanamento si sarà concretizzato e se magari sarà trovato un partner industriale, non possa partecipare alla gara: a quel punto la municipalizzata potrebbe puntare sul progetto d'integrazione con la metro B, con cui già condivide la tratta Ostiense-Eur Magliana. Sui treni romani comunque c'è attenzione: non solo di Ferrovie, ma anche ad esempio di tedeschi di Arriva, che qualche mese fa manifestarono interesse all'assessore regionale ai Trasporti, Michele Civita.

I SALVATAGGI
E la Roma-Civita Castellana-Viterbo? Qui il discorso si complica, anche se gli addetti ai lavori prevedono che se davvero nel 2019 il servizio sarà messo a gara il pacchetto sarà completo, insieme alla Roma-Lido. Questa linea parte da piazza Flaminio e prosegue a Saxa Rubra ed è usata, tra mille disagi, da decine di migliaia di pendolari ogni giorno. Ma quando arriva nella provincia di Viterbo vede diminuire la sua importanza, perché se da Roma vuoi andare a Viterbo in treno usi un'altra linea, quella di Trenitalia che passa da Bracciano. Tre settimane fa si è conclusa la gara per i lavori di ammodernamento della linea fino a Sant'Oreste, dunque all'interno della provincia di Roma, ma perché siano conclusi bisognerà aspettare il 2021. Infine, appare scontato che la Regione ceda al Comune la Roma-Giardinetti, che in realtà già ora conclude le sue corse a Centocelle. L'unico modo per salvare questa linea, di nessun interesse per i privati, è trasformarla in tranvia. In questo caso resterebbe all'Atac, con costi di gestione più contenuti.
 

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