L’assassino l’ha massacrata di coltellate poi ha nascosto il corpo sotto un cumulo di coperte dentro un carrello e l’ha abbandonato dietro ai cassonetti della spazzatura. L’allarme per il terribile delitto a Primavalle, quartiere a nord della Capitale, è scattato ieri nel primo pomeriggio. Quando gli agenti della Squadra Mobile sono arrivati in via Stefano Borgia. Per la vittima, la 17enne Michelle Maria Causo, studentessa del vicino liceo psicopedagogico Gassman, non c’era già più nulla da fare: è morta a causa delle numerose ferite inferte dall’assassino.
L’ARMA
Restano ancora molti aspetti da chiarire. Gli investigatori hanno passato al setaccio l’appartamento di via Dusmet in cerca dell’arma del delitto, che ancora non sarebbe stata trovata. Un coltello, sospettano i poliziotti. Gli inquirenti stanno inoltre tentando di accertare se ci siano altre persone coinvolte nell’omicidio. Non è stato infine chiarito il movente. L’ipotesi su cui si stanno concentrando le indagini, è che il delitto sia arrivato al culmine di una violenta lite tra i due ragazzi. Ma non hanno ancora stabilito che tipo di rapporto ci fosse tra i due giovani: erano fidanzati? Amici?
Sono stati i vicini di casa del super sospettato ad aprire la pista della lite degenerata nel sangue: «Tra le 15.30 e le 16 mia moglie ha sentito urlare», ha riferito uno dei residenti della palazzina di via Dusmet. Lo stesso racconto che avrebbero riferito altri condomini e su cui si stanno concentrando i poliziotti.
IL RITROVAMENTO
Per ricomporre il complicato quadro investigativo gli inquirenti sono in attesa dei risultati degli esami autoptici che verranno eseguiti oggi. Da un primo esame esterno, i poliziotti hanno potuto solo confermare che la giovanissima Michelle sia stata accoltellata diverse volte. L’assassino, forse in preda a un raptus, l’ha ferita al collo, alla schiena, agli arti. Quando l’ha caricata nel carrello della spesa per occultarne il cadavere, la giovane perdeva ancora sangue. A notare il carrello con le coperte intrise è stato un passante: «Ho visto quel carrello poi la scia di sangue, si sente anche un odore forte» ha riferito un testimone agli agenti poi intervenuti sul posto. Lo stesso testimone avrebbe inoltre visto un giovane portare il carrello e abbandonarlo in via Borgia dove subito dopo è scattato l’allarme. La polizia intanto sta già acquisendo le immagini delle telecamere della zona alla ricerca di qualsiasi elemento che possa aiutare a ricostruire le modalità dell’omicidio.
Mentre proseguiranno nelle prossime ore anche gli interrogatori delle persone del palazzo da dove sarebbe uscito il diciassettenne con il corpo della vittima. E ancora: sono previsti ulteriori accertamenti nell’appartamento di via Dusmet dove, secondo quanto accertato fin qui, si sarebbe consumato il delitto. Infine in serata negli uffici della Questura sono stati ascoltati anche i genitori della 17enne. Tra i punti da chiarire resta infatti il rapporto che la legava al giovane e perché ieri pomeriggio si trovava in via Dusmet. Le prossime ore saranno decisive per gli investigatori della Squadra Mobile incaricati di chiudere il cerchio delle indagini sul delitto della giovane Michelle, uccisa da una scarica di coltellate e poi gettata dentro un carrello della spesa.