Michelle Causo, i vicini: «Lo abbiamo visto portare via il corpo, da quel bustone nero usciva sangue»

La vicina: "Cercavano le telecamere"

Mercoledì 28 Giugno 2023 di Giampiero Valenza
Ragazza accoltellata e uccisa a Primavalle, un passante: «Ho visto il sangue gocciolare dal carrello della spesa»

In via Dusmet e via Borgia si consuma l’orrore di Primavalle.

C’è chi ha visto, chi racconta del sangue dell’omicidio lungo l’asfalto, chi cerca di fare una sommaria descrizione di quanto ha visto o sentito. «Gli agenti hanno preso le registrazioni delle telecamere di sorveglianza di uno dei negozi lungo la via - ha detto Marco, che si è affacciato al balcone del suo palazzo al secondo piano per guardare la scena del crimine - Tutto ciò ha dell’incredibile: le macchie di sangue dovunque, e poi l’orrore del corpo portato via in quel modo. Non c’è molto da aggiungere, l’episodio è davvero raccapricciante». 
 

Ragazza accoltellata e uccisa a Primavalle, un passante: «Ho visto il sangue gocciolare dal carrello della spesa»

IL RACCONTO
 

La polizia è entrata tutto insieme nelle vite dei residenti del quartiere popolare. «Sono venuti i poliziotti a citofonarmi: mia madre che vive con me era la custode della scuola sulla via, cercavano le telecamere. Quando però ho chiesto cosa fosse successo mi hanno risposto che non potevano dire nulla - racconta un residente di via Borgia - Quando sono uscito con la mia compagna a vedere cosa fosse successo ho visto tantissimi poliziotti e un capolino di gente. Da lì la notizia è rimbalzata ovunque. Sono scioccato e preoccupato». C’è chi, ieri pomeriggio, è entrato nella storia sentendo le urla. Protagonista silenzioso di un episodio che mai avrebbe immaginato. Un caldo mercoledì di fine giugno il cui silenzio è stato squarciato da rumori che non sembravano semplici schiamazzi. «Le urla erano diverse da quelle degli schiamazzi che fanno di solito qui sotto - racconta Ennio, tassista che abita da 20 anni a via Dusmet - Faceva caldo, avevo chiuso le porte e avevo messo l’aria condizionata: io non ho sentito, mia moglie sì. Poi quando sono sceso a prendere la macchina mi sono reso conto che la polizia aveva chiuso la strada e c’è stata tutta un’altra storia». C’è chi definisce questo omicidio come «surreale». «Sembrava ci fosse qualcosa di strano, sanguinante, che usciva da un bustone nero o da coperte. Difficile anche raccontarlo», dice un uomo, tra quelli che non dimenticheranno mai quanto accaduto nel palazzo vicino. «Ho visto solo un carrello con sopra il solito sacco nero. Poi è arrivata la polizia. Io abito a 200 metri da qui, stavo tornando a casa», racconta un altro testimone.
 

IL QUARTIERE
 

Le notizie da queste parti passano di palazzo in palazzo. Un po’ come quando gli smartphone non c’erano e di bocca in bocca si sapevano tutti gli affari del quartiere. Ora si mandano informazioni quanto e come possono: via cellulari o via social, certamente (molte persone sono quelle scese in strada per controllare se le storie messe sul web fossero vere). Ma il sistema dei racconti passati da condominio a condominio, pare funzioni ancora. Ci sono ragazzi che si affacciano e parlano tra di loro. E anche le casalinghe che si presentano sul luogo del crimine con pantofole e vestiti da casa. «Ho sentito una signora che si lamentava dicendo “c’è la polizia per un carrello abbandonato accanto ai cassonetti”», racconta una vicina. Gianluca fa l’idraulico nel condominio di via Dusmet. È stato lui a chiamare l’amministratore del palazzo dove si è consumato il delitto. «Mi ha detto che era stato chiamato dalla polizia per avere informazioni sulla famiglia di lui - racconta parlando del giovane fermato e sospettato di omicidio - Mai abbiamo visto a Primavalle un episodio simile. Siamo tutti senza parole. Qualcuno che partecipa a qualche rissa c’è sempre, ma non avremmo mai pensato a una cosa così. Spesso ci sono ubriachi che girano, ma non un omicida con un cadavere in un carrello della spesa». 

Ultimo aggiornamento: 29 Giugno, 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA