Rieti, pendolari: altro giorno da dimenticare tra sciopero e ritardi. Un tavolo per trovare le soluzioni

Martedì 19 Settembre 2023 di Raffaella Di Claudio
Il treno Blues a Rieti

RIETI - A margine dell’ennesima giornata di treni cancellati, aggravata dallo sciopero dei mezzi Cotral e Atac, arriva la notizia di un tavolo tra istituzioni e vertici di Rfi e Trenitalia, in corso di convocazione dal sindaco di Fara Sabina e presidente della Provincia, Roberta Cuneo, e il prefetto di Rieti, Gennaro Capo: il tavolo si terrà nella prossima settimana.

Le osservazioni. «Sui gravi disservizi ferroviari che stanno colpendo i pendolari del nostro territorio - comunica Cuneo - insieme al prefetto, stiamo convocando un tavolo che dovrebbe svolgersi la prossima settimana e in quella sede chiederemo ai vertici di Ferrovie anzitutto di spiegare le ragioni che hanno portato a questa situazione e di fare in modo di non protrarre il disservizio oltre il 1° ottobre, garantendo puntuali informazioni ai pendolari, rispettandoli e non mettendoli a rischio».
Mentre la Regione sta lavorando per spingere Rfi e Trenitalia a concentrare negli orari a servizio dei pendolari i treni che hanno a disposizione e implementare le navette sostitutive - attualmente troppo poche - ieri i pendolari reatini hanno nuovamente dovuto agire di ingegno e pazienza.

Le alternative. «Ieri per poter lavorare e garantire il servizio ai miei clienti - racconta Barbara Calconi, assicuratrice di Rieti che lavora a Monterotondo Scalo - ho approfittato del passaggio di un’amica. È una situazione intollerabile.

In questi giorni, ho dovuto rinviare o annullare appuntamenti, per l’impossibilità di raggiungere il mio ufficio. Dopo la soppressione, qualche anno fa, delle linee Cotral dirette a Monterotondo in partenza da Rieti, sono stata costretta a utilizzare bus e treno e ora non c’è più neanche il treno e la situazione mi sembra lontana dal risolversi. Mi chiedo: dove stanno le istituzioni adesso che siamo in una vera e propria emergenza? Il Comune di Rieti cosa fa? Perché non si fa portavoce per i pendolari presso la Regione? Possibile che siamo lasciati da soli?». Matteo Moretti, impiegato reatino, da tempo, vista la complessità dei collegamenti tramite Salaria e Fara Sabina, ha optato per il treno Rieti-Terni-Roma e poi si è mosso a piedi per evitare il traffico caotico. Vive in città e il collegamento gli è utile per raggiungere il centro di Roma. Ieri mattina è partito alle 6.10. «E non ho avuto difficoltà - conferma. - In questi giorni è una salvezza ed effettivamente noto che qualche persona in più lo sta utilizzando. Nella quotidianità, invece, è poco conosciuto, ma pur girando per l’Umbria, impiega lo stesso tempo e in più si viaggia molto più comodamente». Anche un altro reatino, Roberto Morea, che lavora per una partecipata del Mef, sempre più spesso sceglie questo collegamento, «anche grazie alla connessione wi-fi» e alterna il diretto «con la combinazione delle 6.49 con cambio a Terni e regionale veloce delle 7.40. Al ritorno ci sono combinazioni molto comode da Roma Termini e Tiburtina, con cambio a Terni, fino alle 18.30 e il Blues diretto fino a Rieti alle 20.40 in caso di giornate di lavoro molto lunghe. Volendo c’è anche un treno alle 19.02 con bus a Terni per Rieti, meno comodo ma comunque un’alternativa. Per quanto riguarda i costi, si può viaggiare tranquillamente con gli abbonamenti Metrebus Lazio e i biglietti integrati con il trasporto regionale e urbano di Roma, senza sovrapprezzo».

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