Cancellati 88 treni in 48 ore, pendolari sabini a piedi e la situazione non è destinata a migliorare

Venerdì 15 Settembre 2023 di Raffaella Di Claudio
Cancellati 88 treni in 48 ore, pendolari sabini a piedi e la situazione non è destinata a migliorare

RIETI - In Sabina, anche ieri si è viaggiato (per modo di dire) con circa 88 corse in meno da e per Fiumicino aeroporto.

Per i pendolari reatini, dopo il caos di mercoledì, è stato il secondo giorno consecutivo di calvario e oggi sarà lo stesso, stando alle informazioni reperibili sul sito di Trenitalia alla voce «riprogrammazione del servizio commerciale» su tutto il territorio regionale. La cancellazione della maggior parte dei collegamenti ferroviari secondo Trenitalia sarebbe conseguente a «un atipico consumo dei profili delle ruote dei treni, i cosiddetti bordini», aggravato dal grande caldo che ha caratterizzato il periodo estivo e che ha generato un fenomeno ritenuto da Trenitalia pericoloso a tal punto da prevedere «le operazioni di tornitura e sostituzione delle ruote e gli interventi straordinari di lubrificazione dei binari da parte del gestore dell’infrastruttura». 

Corse cancellate. Da qui la riduzione drastica delle corse, che rischia di protrarsi fino alla fine del mese. Nella giornata di ieri in tutta la regione le soppressioni hanno raggiunto quota 400, e un quarto di queste hanno riguardato la linea ferroviaria Fiumicino aeroporto–Fara Sabina Montelibretti–Orte. Tante persone, dopo la terribile esperienza di mercoledì, hanno fatto ricorso all’automobile e ai bus Cotral e a qualche corsa sostitutiva prevista da Trenitalia, ma ancora in numero assolutamente non sufficiente a soddisfare la domanda dei pendolari. Come se non bastasse, poi, per lunedì Cotral ha già in programma uno sciopero. 

Le reazioni. «La situazione è molto seria – dichiara il referente del comitato pendolari reatini, Massimiliano Nicodemo – Essendo in contatto con gli altri comitati abbiamo riscontrato che è un problema che sta riguardando tutti i pendolari della regione e che con l’inizio dell’anno scolastico sta avendo conseguenze ancora maggiori. Cotral non riesce a sopperire alle mancanze di Trenitalia e i mezzi sostitutivi sono pochi. Al momento non c’è una soluzione immediata». Gli annullamenti delle corse penalizzano gli orari strategici, quelli a servizio di studenti e lavoratori. «Per questo – aggiunge Nicodemo – chiediamo servizi sostitutivi adeguati. Da quello che sappiamo il problema riguarda l’infrastruttura quindi i lavori non saranno di breve durata e da quanto sta emergendo in queste ore, le cancellazioni potrebbero protrarsi fino al primo ottobre, quindi servono alternative in grado di dare risposte ai pendolari che usufruiscono quotidianamente del servizio». 

«La situazione è al collasso – commenta Omar Feroci pendolare di Osteria Nuova – Questa mattina (ieri, ndr) il treno che è passato era strapieno». Ieri mattina si è recato a Pianabella di Montelibretti (fermata subito successiva a quella di Fara). «Ho preso un Vivalto alle 8:26 che è stato preso d’assalto. Eravamo strettissimi e abbiamo superato abbondantemente il numero massimo di passeggeri». Omar, project manager, si reca a Roma quattro volte alla settimana e scende alla fermata Ostiense. Viaggia con una bicicletta pieghevole che usa per spostarsi dalla stazione all’ufficio e viceversa. «Questa mattina (ieri, ndr), però – dice - ho rinunciato alla bici. Impossibile anche caricare bagagli o passeggini». In questi due giorni la situazione è precipitata, ma stando alla testimonianza del pendolare «già a luglio e agosto si sono registrati molti disservizi a causa della cancellazione di numerosi treni». 

La presa di posizione della Regione. Ieri mattina il presidente della Regione, Francesco Rocca, secondo il quale «i cittadini del Lazio non possono continuare a subire passivamente questa pesante situazione e questi gravissimi disservizi», ha incontrato Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane e Luigi Corradi, ad di Trenitalia. Scopo dell’incontro è stato quello di chiedere soluzioni e capire le ragioni per le quali questo anomalo consumo dei bordini stia interessando soprattutto il Lazio dove il numero delle corse annullate è altissimo. «La sicurezza dei viaggiatori viene prima di ogni cosa – dichiara il presidente -. Detto questo, qualcuno mi deve spiegare perché solo nel Lazio vengono bloccati 400 treni. È possibile che il problema della messa in sicurezza sia stato solo del Lazio? E se si perché? Quali sono le condizioni climatiche di questa regione chela rendono differente rispetto alla manutenzione che si fa in Campania o in Toscana? Voglio andare fino in fondo a questa storia perché ci sono troppe cose che non mi tornano. Esigo spiegazioni». La Regione, ritenendosi parte lesa, ha quindi annunciato, attraverso l’assessore alla Mobilità e ai Trasporti Fabrizio Ghera, sanzioni nei confronti delle società che gestiscono le ferrovie laziali. 

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