Zingaretti pronto a candidarsi alle primarie del Pd

Venerdì 9 Marzo 2018
Zingaretti pronto a candidarsi alle primarie del Pd
Nicola Zingaretti, riconfermato presidente della regione Lazio, e praticamente unico successo del Pd nell'ultima tornata elettorale, è pronto a candidarsi alla guida del partito.

«Io mi auguro che ci sia un congresso delle idee e non un referendum tra persone, il mio contributo è nella richiesta ora di affrontare i temi della ricostruzione di un progetto per l'Italia. A volte le nostre regole interne hanno messo in evidenza i nomi e non il dibattito e il confronto. La prima cosa di cui abbiamo bisogno come comunità dem è darci delle regole che riaccendano il confronto e la rigenerazione. Poi vediamo, io non escludo nulla», risponde Zingaretti, a Radio Radio, a chi gli chiedeva se fosse disponibile alla corsa per la segreteria del Pd. 

«Innanzitutto - ha aggiunto Zingaretti - vorrei contribuire con le idee, vediamo i tempi e le regole, e se ce ne sarà bisogno... Mi sembra che ci siano segnali positivi di futuro, c'è la scelta di Calenda, di Toscani. Il Pd può ridiventare una agorà. Io mi aspetto un percorso di rigenerazione che si basi sulle idee, all'ascolto reciproco. Io porterò il mio contributo sulla base di una esperienza, di contenuti, per ricucire e rigenerare. Il tema non riguarda solo il Pd ma anche chi è stato a casa e non ha votato. Come noi intercettiamo la rabbia che si esprime nell'astensione, o nel voto di protesta».

«Non mi permetto di valutare quale sarà l'esito di questa proposta. Ma quello che è avvenuto nel Sud conferma che i cittadini hanno scelto chi deve stare al governo e all'opposizione. Ora chi ha vinto per coerenza deve cimentarsi anche con le aspettative che ha suscitato», ha poi sottolineato il presidente della Regione.

«Il compito più importante della politica è costruire speranze - ha detto ancora - ma la speranza è credibile se supportata da progetti percorribili, altrimenti diventa delusione. Che ci fosse una domanda di futuro era palese - ha proseguito -. Ho tentato di dire che nel Lazio ce la potevamo fare, con proposte da concretizzare. Chi lo ha fatto invece spingendosi fino a un punto estremo, perché la credibilità di quella proposta è messa in discussione da chi ha fatto i conti. Il discorso deve uscire dall'intellettualismo - ha concluso Zingaretti - Si è fatta una proposta, ora la si applichi, se chi l'ha proposta andrà al governo, come credo che a questo punto andrà fatto».

«Credo sia importante distinguere la dinamica nazionale da quella regionale, sia per il merito dei contenuti che delle condizioni politiche. Credo che tutte le forze politiche, a cominciare dal M5s, non puntano e non vogliono puntare su schemi politici, ma scommettono sui contenuti», ha sostenuto ancora Zingaretti. «Non metto il carro davanti ai buoi - ha proseguito - ma dico: apriamo un confronto molto aperto per vedere nel merito cosa si può fare insieme. Questo atteggiamento io lo assumo dopo aver letto, ed essere stato confortato, sia dalle dichiarazioni di esponenti del centrodestra sia del M5s. Non dobbiamo essere subalterni agli schemi ma fare scelte per il bene dei cittadini, anche ovviamente con loro come con altri».

«Il dato è semplice. In Consiglio Regionale la mia alleanza non ha la maggioranza. Ho visto i commenti e le riflessioni di molti rappresentanti delle opposizioni e mi sono parse molto responsabili, serie e giuste e li ringrazio perché prevale la responsabilità. Dopo la composizione dei gruppi avvierò delle consultazioni con le forze politiche», ha affermato ancora Zingaretti. «Si deve aprire una fase di confronto per verificare quali sono i punti sui quali trovare una convergenza e scrivere insieme un'agenda delle cose possibili da fare. E lo dobbiamo fare con grande umiltà e con un approccio maturo delle opposizioni, che ringrazio perchè non giocano allo sfascio», ha aggiunto.

«Giovedì mattina alle 10 incontrerò la sindaca Virginia Raggi. Una stagione nuova deve favorire un rapporto di collaborazione ancora più intenso con il Campidoglio», ha annunciato infine il presidente della Regione. «I rapporti personali tra noi sono sempre stati positivi - ha aggiunto -. Ci sono due caratteri e modi di vedere la politica diversi, ma idee diverse non devono vivere per forza come contrapposizione. Specie ora che si apre una nuova consiliatura in Regione - ha sottolineato - dobbiamo lavorare per contribuire come istituzione ad aiutare la Capitale a rialzarsi in piedi. Poi c'è lo scontro politico, ma questo riguarda i partiti tra loro. Le istituzioni non devono farsi la guerra ma sempre collaborare».

 
Ultimo aggiornamento: 11:54 © RIPRODUZIONE RISERVATA