De Angelis, Rocca: «Parla a titolo personale, valuterò dopo averlo incontrato». Il portavoce: «Ho detto quello che penso»

Il responsabile della comunicazione Istituzionale della Regione Lazio rincara la dose il giorno dopo le polemiche

Domenica 6 Agosto 2023 di Fabio Rossi
Marcello De Angelis sulla strage di Bologna: «Ho detto quello che penso. Pronto a pagare, sul rogo come Giordano Bruno»

La decisione definitiva arriverà a breve. Francesco Rocca non vuole decidere d’impulso su Marcello De Angelis, il responsabile della comunicazione istituzionale del Lazio, finito al centro della polemica politica per le sue considerazioni sulla strage di Bologna.

L’ex parlamentare, con un passato da militante di estrema destra, in un post affidato ai suoi canali social si è detto certo dell’innocenza degli ex Nar Francesca Mambro, Giusva Fioravanti e Luigi Ciavardini (di cui è cognato), condannati in via definitiva per l’attentato del 2 agosto 1980, che causò 85 vittime e oltre duecento feriti. Il governatore prende tempo, mentre infuria il pressing delle opposizioni, che chiedono la revoca dell’incarico all’ex direttore del Secolo d’Italia. «Marcello De Angelis ha parlato a titolo personale, mosso da una storia familiare che lo ha segnato profondamente e nella quale ha perso affetti importanti - sottolinea Rocca -. Essendo il dialogo il faro del mio operato, valuterò con attenzione nei prossimi giorni il da farsi, solo dopo averlo incontrato».

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I passi

Allontanata l’ipotesi dimissioni, almeno nell’immediato, resta comunque in bilico la posizione di De Angelis, che lavorava con Rocca anche alla Croce Rossa. «È responsabile della Comunicazione istituzionale della Regione - dice il governatore - Un ruolo tecnico, per il quale è stato scelto vista la sua pluriennale esperienza professionale, e che non ha nulla a che fare con l’indirizzo politico dell’istituzione che mi onoro di rappresentare». Le sentenze «si rispettano e, vista la mia professione di avvocato, non posso che ribadire questo - rimarca Rocca -. La stagione delle stragi in Italia, di cui Bologna è stato l’episodio più straziante, è ancora una ferita aperta per il nostro Paese». Ma, aggiunge il presidente della Regione, «il rispetto per le sentenze non esime dalla capacità e volontà di ricerca continua della verità, specialmente su una stagione torbida dove gli interessi di servizi segreti, apparati deviati e mafia si sono incontrati».

Il pressing

Le opposizioni chiedono un passo indietro di De Angelis: la segretaria del Pd, Elly Schlein, parla di «parole ignobili», chiedendo «dimissioni immediate» e chiamando in causa «la presidente del Consiglio Giorgia Meloni». La verità sulla strage di Bologna «non si cancella e chi non riconosce la matrice fascista non è adatto a ricoprire incarichi istituzionali di alcun tipo», rincara la dose il deputato dem Andrea Casu. Ma da ambienti vicini a Palazzo Chigi si esclude un intervento diretto del premier sul presidente della Regione, che gestirà la vicenda in assoluta autonomia. Il M5s, in una nota del gruppo alla Regione Lazio, afferma che «negare la matrice neofascista della strage e una verità giudiziaria che diverse sentenze hanno appurato è già di per sé grave, diventa gravissimo quando a scrivere tali affermazioni è il portavoce del presidente della Regione Lazio».

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Il diretto interessato torna però sulla vicenda: «Ho detto quello che penso senza timore delle conseguenze, se dovrò pagare per questo e andare sul rogo come Giordano Bruno per aver violato il dogma, ne sono orgoglioso», dice De Angelis, considerando evidentemente possibile una sua sostituzione. «Per fortuna lei vive in un paese democratico che ha sconfitto i fascisti (come lei), dunque nessuno la manderà al rogo - gli risponde il leader di Azione, Carlo Calenda -. Il martirio le è precluso, le dimissioni no». Intanto gli organizzatori del “Panta Festival 2023”, in corso a Montauro (in provincia di Catanzaro), hanno annullato, su sollecitazione del Comitato provinciale dell’Anpi, un evento previsto per ieri sera e a cui doveva prendere parte proprio De Angelis. A sostegno dell’ex estremista di destra interviene invece Gianni Alemanno, condividendo il post su Facebook e commentando: «Il coraggio di Marcello De Angelis sulla Strage di Bologna».

Ultimo aggiornamento: 7 Agosto, 12:32 © RIPRODUZIONE RISERVATA