«Arturo non è solo un ragazzo accoltellato ma il simbolo di una città ferita che torna a sanguinare per malattie strutturali come l'abbandono scolastico, il disagio sociale, le povertà educative e la mancanza di lavoro. Se non riusciamo a prenderci cura dell'infanzia e dell'adolescenza non ci sarà futuro per il nostro Paese». Lo ha detto Maria Luisa Iavarone, la mamma di Arturo, il ragazzo accoltellato da una baby gang nel dicembre del 2017 a Napoli, intervenendo a Benevento all'incontro promosso dall'Università del Sannio sul tema «Il caso Arturo. Le nuove frontiere della lotta al bullismo». Oltre a Iavarone, ai lavori hanno preso parte, tra gli altri, il procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Benevento Aldo Policastro, e il procuratore aggiunto Giovanni Conzo.
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