Turismo, Distretto allargato a tutto il Veneto orientale

Mercoledì 28 Luglio 2021
Turismo, Distretto allargato a tutto il Veneto orientale
PORTOGRUARO
Il Distretto Turistico varca i confini del Portogruarese e si allarga a tutta la Venezia orientale. La Giunta regionale ha approvato la proposta di nuova delimitazione del Distretto Turistico Venezia Orientale, nuova figura giuridica in cui imprese, enti locali, associazioni di categoria e tutti i soggetti che concorrono alla formazione dell'offerta turistica collaborano per condividere un progetto di sviluppo per il territorio di riferimento, estendendone il perimetro anche ai Comuni di Cavallino-Treporti, Ceggia, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Meolo, Musile di Piave, Noventa di Piave, Quarto d'Altino, San Donà di Piave e Torre di Mosto. Dal 2016 articolato sugli 11 Comuni del Portogruarese (Annone Veneto, Caorle, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza, Teglio Veneto), oggi il Distretto Turistico interessa quindi tutta la Venezia Orientale.
PERIMETRO ALLARGATO
Con tutti i 22 Comuni presenti e le imprese del territorio coinvolte, si accresce così la possibilità di fare squadra per riqualificare e rilanciare l'offerta turistica, ma anche di contribuire alla semplificazione e celerità nei rapporti con le pubbliche amministrazioni. L'atto verrà ora trasmesso al Ministero del Turismo per l'adozione del conseguente Decreto ministeriale di approvazione dell'allargamento del Distretto Turistico Venezia Orientale, così come previsto dal Milleproroghe 2021. Verosimilmente, nel corso dell'autunno, arriverà il riconoscimento ministeriale che consentirà al Distretto Turistico di operare fattivamente in tutti i 22 Comuni.
LE REAZIONI
«Siamo molto soddisfatti del percorso di allargamento del Distretto - spiega Antonio Ferrarelli, presidente del Distretto Turistico Venezia Orientale -, perché negli scorsi mesi, durante gli incontri con i sindaci, abbiamo constatato un forte interesse nel lavorare fianco a fianco, pubblico e privato, per il rilancio del turismo, duramente colpito dalla pandemia. La Venezia Orientale ha grandi potenzialità di sviluppo turistico, ben oltre il comparto balneare che di per sé è un'eccellenza a livello internazionale. La mostra della Collezione Cavallini-Sgarbi, organizzata al Palazzo Vescovile di Portogruaro, seppur limitata dalla pandemia, aveva già fatto intravedere le possibilità legate alla crescita di segmenti turistici, come quello culturale, ancora non molto diffusi in questo territorio, ma cruciali nella prospettiva di allungamento della stagione balenare. Il Distretto rappresenta una sfida importante - conclude Ferrarelli - anche nella prospettiva di definire un nuovo modello di collaborazione tra pubblico e privato, fondamentale per il futuro di quest'area».
Teresa Infanti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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