Tonut scioccato «Non siamo pronti a livello mentale»

Lunedì 18 Febbraio 2019
IL PERSONAGGIO
Tre notti non sono bastate a digerire l'amarezza e il nervosismo è diventato un pugno allo stomaco che ora, però, va metabolizzato e trasformato in energia per gli obiettivi campionato e Champions League. «E' difficile da smaltire una simile sconfitta. Sono testardo di carattere, ma anche molto innamorato di questo gioco e, nonostante l'eliminazione, ho continuato a guardare tutte le partite. E fa male, sono convinto che potevamo tranquillamente esserci noi nelle gare successive. Fastidio, delusione e nervosismo sono gli stati d'animo che mi agitano nelle ultime ore». E' uno Stefano Tonut «scioccato» quello che commenta l'incredibile ko 89-88 nel quarto di Final Eight contro Sassari e gli incredibili 15' finali del Mandela Forum. Un vantaggio di 20 punti (72-52) che l'Umana Reyer ha gettato via smettendo di giocare. «Nell'ultimo periodo gli alti e bassi all'interno della stessa partita ci capitano troppo spesso, era stato così con Trento in campionato ed è successo anche in Coppa Italia con Sassari. E' difficile spiegare perché accade, ma a questi livelli non ce lo si può permettere specie quando si disputa una partita secca da dentro o fuori». Un problema che, se staff tecnico e squadra non troveranno subito le adeguate soluzioni, rischia di diventare decisivo per il prosieguo della stagione. «Non dico che è giusto così, ma forse non siamo ancora pronti mentalmente. Questo periodo gira male ma non è neanche la fine del mondo. Certamente bisogna andare a fondo per capire cosa non ha funzionato e come migliorare perché, Coppa Italia a parte, siamo ancora in corsa per gli obiettivi che ci siamo dati a inizio stagione: campionato e Champions League. E' importantissimo ripartire, ma perdere così fa davvero male». Una sconfitta che però Tonut ha potuto vedere solo dalla panchina. Dopo aver guidato la Reyer nelle prima parte con 20 punti con 3/6 da tre e 4/5 da due (la squadra in totale ha prodotto un 11/19 da due), il 25enne triestino è rimasto seduto in panchina per oltre metà dell'ultimo periodo, quello in cui Sassari ha ribaltato l'Umana. «Non ho idea del motivo. Comunque non avevo alcun problema fisico. Mi è dispiaciuto tantissimo assistere dalla panchina perché avrei voluto dare una mano alla squadra, è normale che in simili momenti tutti vogliano contribuire e giocarsi le proprie chance». Ora per Tonut si apre l'importante appuntamento azzurro con l'Italia che cerca il pass al Mondiale nella doppia sfida con Ungheria e Lituania. «Il primo obiettivo è ovviamente far parte dei dodici che si giocheranno questa opportunità e non sarà facile perché la concorrenza è altissima. Poi riuscire a centrare la qualificazione già con l'Ungheria, per l'Italia la partita più importante degli ultimi anni». (g.gar.)
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