«Stop al parcheggio del Forte»

Giovedì 23 Aprile 2020
«Stop al parcheggio del Forte»
L'ALLARME
MESTRE «Lo spazio contiguo al compendio di Forte Marghera, per il suo valore storico monumentale, naturalistico ed ambientale, non può essere utilizzato per diventare un parcheggio. É quanto sostanzialmente chiedono, con una lettera inviata ieri alla Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Venezia, le associazioni ambientaliste La Salsola e Naturalistica Sandonatese.
L'idea del Comune, che con la Soprintendenza si è già confrontato in sede di progettazione (e per fine aprile è prevista l'approvazione del progetto in sede di Conferenza dei servizi proprio con la Soprintendenza), è quella di realizzare un'ampia area a parcheggio nello spazio adiacente a Forte Marghera.
PROGETTO FINANZIATO
Il progetto, già finanziato con un milione e 500mila euro, prevede oltre trecento posti auto a disposizione di quanti frequentano le manifestazioni del Forte, o per coloro devono accedere alla pista di atletica e agli impianti sportivi che si trovano dall'altra parte della strada, ma anche per chi ha necessità di lasciare la vettura e salire sul tram che transita lungo viale San Marco. «Si tratta di una proposta che evidentemente non tiene in considerazione che gli spazi esterni alla fortificazione scrivono i presidenti delle due associazioni, Claudio Piovesan e Michele Zanetti -, come le pertinenze storiche del forte che sono elementi complementari nativi al forte stesso, come attesta il vincolo monumentale individuato della stessa Soprintendenza. Già questa conoscenza dovrebbe essere sufficiente a tutelare l'integrità di quelle superfici da ogni ulteriore utilizzazione urbana e cambio d'uso, per il semplice ma importantissimo valore testimoniale storico di cui esiste ampissima documentazione». E se il valore storico è un punto sicuramente rilevante, non è da meno, secondo le associazioni, l'aspetto naturalistico.
«PRATI DA DIFENDERE»
«I prati esterni alla fortificazione, in parte situati al di là della strada provinciale che negli anni '50 del secolo scorso ha purtroppo alterato l'unicità monumentale di Forte Marghera, e che appaiono oggi in uno stato di abbandono, hanno conservato la presenza di specie di notevolissimo interesse fitostorico, ecologico e naturalistico, al punto da assumere la fisionomia di un segreto orto botanico di rarità floristiche - proseguono le associazioni -. La perdita di tali entità, che appartengono alla componente più sensibile e preziosa della flora autoctona, costituirebbe un segnale assolutamente negativo sia in termini etici, che da punto di vista ecologico. Chiediamo, quindi - conclude l'appello alla Soprintendenza - che si tengano in debita considerazione i valori storici ed ambientali descritti e che ci si opponga all'alterazione di questi luoghi per un parcheggio che si aggiungerebbe agli altri già presenti nel territorio».
Mauro De Lazzari
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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