Stazione sotto assedio a Mestre, dentro e fuori

Lunedì 26 Febbraio 2018
Venezia irraggiungibile via gomma per oltre 5 ore e nelle stazioni ferroviarie di Santa Lucia e a Mestre è il caos. Il treno è stato per ore l'unico mezzo utile per raggiungere la città storica e viceversa la terraferma dalla Laguna. Una scelta obbligata e consigliata anche dai mezzi di comunicazione e social istituzionali che ha riversato migliaia di persone nelle due stazioni. Lo stress principale lo hanno subito le biglietterie: sia quelle dei fast ticket self service che quelle tradizionali. Stuart messi in campo in fretta e furia da Trenitalia hanno cercato di smistare e indirizzare molti casuali passeggeri della domenica ma il caos per alcune ore, è rimasto, inevitabile. A Mestre all'affollamento da passeggeri non attesi si è aggiunto anche quello del traffico esterno. Bus turistici, mezzi privati, taxi, auto Ncc: si è visto un po' di tutto intasare via Piave, via Trento e le vie limitrofe alla stazione. «Lavoro a Venezia e dovevo rientrare a Mestre nel primo pomeriggio racconta Alberto, un pendolare che lavora a Venezia e vive a Mestre In stazione a Santa Lucia regnava il caos. Soprattutto davanti alle biglietterie automatiche e a quelle di Trenitalia. Il treno era pienissimo e una volta sceso a Mestre ho notato ancora più confusione». Nessun ritardo, solo alcuni convogli di qualche decina di minuti, ma tanta, tantissima gente in effetti ieri alla stazione di Mestre in arrivo da Venezia. «Stiamo andando in gita scolastica con i bambini ci ha spiegato una maestra Il bus che doveva farci salire al Tronchetto ci ha chiesto di raggiungere Mestre con il treno. E con valigie, sci, scarponi e tanti bambini è stato un viaggio nel viaggio. Chissà a che ora arriveremo a destinazione». Bar affollati come tutti i negozi in galleria sia a Venezia che a Mestre. Molti anche gli stranieri alla ricerca di informazioni. In effetti sui pannelli luminosi che indicano gli orari dei treni in arrivo e partenza non c'erano messaggi relativi all'incidente sul ponte per Venezia. E il lavoro è toccato agli stuart, molti giovani messi in campo da Trenitalia. «Non ho sentito messaggi informativi dagli altoparlanti spiegare cosa era successo - ci spiega un passeggero mentre attende di comprare il biglietto per Venezia - Volevo andare a Venezia in auto. Mi hanno rispedito indietro e adesso provo a raggiungere la Laguna in treno. Ho un hotel prenotato». (r.ros.)
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