Spiaggia del Mort, abbattuta la baracca del sesso libero

Giovedì 22 Agosto 2019
Spiaggia del Mort, abbattuta la baracca del sesso libero
JESOLO
Abbattuta una baracca abusiva sulla spiaggia del Mort. Nuovi controlli sul lembo di arenile sospeso tra Eraclea e Jesolo, da anni frequentato dagli amanti della tintarella integrale e da chi cerca delle avventure sessuali. Anche per questo da tempo si è consolidata l'abitudine di utilizzare i tronchi trascinati a riva dal mare per creare delle baracche abusive. Si tratta di semplici ripari per le ore più calde, che spesso però si trasformano in alcove per turisti in cerca di intimità. E anche per questo già ad inizio stagione il Comune aveva provveduto ad abbattere le varie installazioni, precisando che la zona è sottoposta a rigide normative che vietano la creazione di simili strutture. E' arrivato così l'intervento di demolizione, con tanto di successivi controlli da parte dei volontari dell'Associazione nazionale carabinieri. Ma anche degli agenti della Polizia locale che hanno avviato un pattugliamento, anche per contrastare certi tipi di comportamenti. Vale a dire rapporti sessuali completi consumati direttamente sulla spiaggia, il più delle volte sotto lo sguardo sgranato degli altri turisti, famiglie comprese. Sulla scrivania del sindaco Valerio Zoggia erano arrivate le proteste di chi non gradiva certi tipi di situazioni. E proprio grazie a questi controlli è stata individuata la nuova baracca abusiva, realizzata con materiale di fortuna recuperato sulla battigia.
Il blitz per l'abbattimento è scattato ieri mattina, quando sulla spiaggia del Mort sono arrivati gli addetti della Jesolo Patrimonio che hanno letteralmente smontato la baracca. Con loro anche due agenti della Polizia locale che hanno accertato che non ci fossero problemi di sorta, compresi eventuali contestatori. Ma tutto è filato liscio e sulla spiaggia non è stata nemmeno riscontrata la presenza di naturisti, che invece sono stati particolarmente numerosi nei giorni scorsi. Anche quest'anno l'associazione 3VeNat, la realtà che rappresenta i naturisti del Triveneto presieduta da Daniele Bertapelle, ha chiesto di poter avere un tratto di arenile in gestione, come era accaduto in via sperimentale alcuni anni fa, ma solo per una stagione. Dopodiché nonostante la prima esperienza positiva, e una legge regionale che consente il naturismo, il progetto era naufragato tra promesse e illusioni. Compresa quella di realizzare un villaggio naturista, per ora rimasto solo un sogno.
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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