L'autore de Le Iene, Davide Parenti è tra i più scossi dalla perdita di Nadia Toffa. «È stato come perdere un figlio», il suo unico commento ieri nella camera ardente allestita a Brescia. L'ondata di affetto ricevuta sul web dalla giornalista, tuttavia, è riuscita a rincuorare anche lui. «Sono contento che così tanta gente le abbia voluto bene, se lo meritava. È una cosa che fa bene a tutti. Anche a chi, durante questo anno e mezzo di malattia, le è stato vicino. Soffrivamo il fatto che lei soffrisse. È stata bravissima a portare avanti tutto, nonostante gli attacchi e le operazioni, ma è difficile stare vicino a una persona che ha il destino segnato. E Nadia lo sapeva. È andata avanti lo stesso, ha condotto il programma sapendo che sarebbe finita così». Questa era la cosa drammatica. «Era su di morale, era la più up di tutti - continua Parenti - Lei diceva che non voleva essere trattata da malata. Chi ha il cancro finisce per essere considerato dagli altri quasi una non persona, e allora meglio considerarsi un guerriero che un malato». In tanti ieri sono andati alla camera ardente che rimarrà aperta fino ad oggi alle 22, mentre il funerale sarà celebrato venerdì a Brescia. (i.rav)
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