Operaio ferito sul nastro trasportatore

Mercoledì 19 Agosto 2020
FUSINA
È caduto sul nastro trasportatore dell'impianto e si è rotto una gamba. Un nuovo incidente sul lavoro allo stabilimento Eco-Ricicli di Veritas dopo quello di due mesi fa. Allora una dipendente era rimasta ferita a causa di un razzo di segnalazione abbandonato nell'immondizia, questa volta però la maleducazione degli utenti non c'entra nulla. Ieri mattina, intorno alle 9.30, un operaio della ditta Emmenne di Malcontenta, incaricata della manutenzione, stava lavorando dentro la macchina che apre i sacchetti che contengono vetro plastica e lattine. Come da procedura, l'impianto era stato fermato e appunto consegnato alla ditta.
Da una prima ricostruzione, sembra che il secondo operaio della ditta, al quadro comandi, non abbia correttamente interpretato quanto comunicato via radio dal collega che stava operando all'interno del macchinario. Era convinto, infatti, che il collega gli avesse dato il via libera e aveva riavviato la macchina. L'operaio che si trovava dentro la macchina che apre i sacchetti è quindi caduto nel nastro di carico fratturandosi la gamba destra.
L'ALLARME
Il personale di Eco-ricicli ha avvisato il 118, che a sua volta ha fatto intervenire i vigili del fuoco. Per agevolare le operazioni e il recupero dell'infortunato (comunque sempre rimasto cosciente), gli operai di Eco-ricicli hanno smontato parte del macchinario. Nel corso delle operazioni di recupero e messa in sicurezza, durate circa 40', Eco-ricicli ha sospeso tutti gli accessi all'area e l'attività degli impianti.
Attualmente il macchinario dove si è registrato l'infortunio non risulta sotto sequestro o bloccato e ha già ripreso a funzionare.
IL PRECEDENTE
Il 22 giugno nello stesso stabilimento una donna che stava lavorando al nastro di smistamento era rimasta ferita a un braccio a causa di un razzo che le era esploso davanti agli occhi mentre stava separando plastica e vetro. La donna, grazie alle protezioni (maschera, occhiali protettivi e guanti antitaglio),aveva evitato danni peggiori. La dipendente era stata soccorsa dai colleghi e accompagnata al Pronto soccorso, dove le era stata riscontrata l'ustione per una prognosi di 14 giorni.
Lo stesso impianto, il 7 giugno 2017, era andato in fiammesempre a causa di uno di quei petardi di salvataggio nascosto all'interno di un mobiletto. Risultato: due milioni di euro di danni e capannone (nuovo di zecca) completamente distrutto.
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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