«Nè un santo nè un peccatore» Un thriller per l'ex pornodivo

Martedì 19 Marzo 2019
LA CURIOSITÀ
«Nel mio ultimo libro mi concentro sull'eterno conflitto tra il bene e il male e non trovo niente di sbagliato nel parlarne in un ambiente cattolico come la scuola della diocesi di Padova». Così il bolognese Franco Trentalance, 51enne, ex divo del cinema a luci rosse con quasi 450 film all'attivo e oggi scrittore e coach per aziende, ha commentato ieri durante la presentazione del suo L'origine delle tenebre (edizioni BookRoad) secondo thriller scritto a quattro mani con il giornalista padovano Gianluca Versace. Una serata organizzata dal Lions club San Pelagio a Padova all'istituto diocesano. All'incontro hanno partecipato l'assessore alla Cultura, Andrea Colasio, il criminologo Simone Borile, l'attrice Eleonora Bolla in veste di lettrice e il pianista fuori posto Paolo Zanarella.
SONO UN CREDENTE
«Sono un credente - sottolinea Trentalance -, vado a messa anche se non mi confesso e ho letto molti libri sulla vita di Gesù che mi ha sempre affascinato. Cerco di vivere la mia fede in una dimensione intima e amo visitare i santuari come l'eremo di Camaldoli che raggiungo spesso con una bella camminata. Credo che in ogni uomo talvolta conviva un santo e peccatore. Mi sento santo in quanto amante della vita e sempre positivo. Peccatore è chi spreca la propria esistenza e non prova a realizzarsi. Non penso di aver peccato nel mio vecchio lavoro in cui non ho fatto niente di male e poi siamo sicuri che procurare piacere a se stessi e agli altri sia peccato?. Poi la scelta di diventare scrittore. «Il protagonista, il detective Luca Graf, ritrova una lettera del suo bisnonno della prima guerra mondiale che innesca tutto il meccanismo narrativo del romanzo e viene a sapere che se una determinata persona non si fosse salvata dal naufragio del Titanic la storia del mondo sarebbe cambiata. La nostra teoria di fantasia è che il transatlantico sarebbe stato fatto affondare di proposito e lo scontro con l'iceberg sarebbe una conseguenza e non la causa della tragedia in mare». E' un racconto un pò autobiografico? L'investigatore mi assomiglia nei tratti estetici ed è un ex pornostar... Quindi nostalgia per il suo vecchio lavoro... «Nessun rimpianto per aver lasciato. Il sesso continua a far parte della mia vita. Non me lo sono fatto mancare anche prima della presentazione del libro a Padova per arrivare più rilassato».
SESSO E VOLENTIERI
È single? «Nel mio privato è una fase di work in progress. Posso affermate con orgoglio che non sono mai stato sposato e neanche ci sono andato vicino». E il sesso? «Non mi ritengo molto bravo come scrittore erotico anche perché provengo dal porno in cui si fa tutto e subito in maniera esplicita. Le mie parole sono sobrie e non calco la mano; le migliori penne in questo campo sono di solito le donne. Ho iniziato a scrivere fin da quando frequentavo il liceo. Nella nostra testa c'è l'idea della trilogia ma per ora sono impegnato dalla promozione del secondo. Come mental coach invece di cosa si occupa? Formazione aziendale: i miei dialoghi più apprezzati non a caso sono Le dinamiche del successo e le scelte fuori dagli schemi».
Paolo Braghetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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