MIRA
Petizione per riaprire il campo di Gambarare promossa dalle famiglie dei ragazzi che amano il calcio. Il campo di Gambarare fino allo scorso anno era frequentato da un centinaio tra bambini e ragazzi delle squadre miresi Città di Mira, Marano e Borbiago associate nel Galaxy Mira. Date le condizioni degli spogliatoi, lo usavano prevalentemente per gli allenamenti e non per le partite ufficiali. A metà ottobre dello scorso anno però l'amministrazione di Mira ha chiuso l'impianto. Il sindaco Dori e assessore allo Sport Fabio Zaccarin hanno motivato il provvedimento con gravi carenze, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione e la sistemazione della recinzione che compromettevano la sicurezza dei bambini e dei ragazzi. La società di calcio Città di Mira, che aveva in essere una vecchia convenzione per l'uso del campo sportivo, è corsa ai ripari distribuendo in emergenza le varie squadre negli altri terrenii di Mira, Marano e Borbiago per gli allenamenti; tuttavia si sono creati disagi per le famiglie, costrette a cambiare itinerari e orari. Da qui la petizione promossa nelle scorse settimane da genitori e nonni per sollecitare l'amministrazione a riaprire l'impianto di Gambarare per il prossimo anno, a dare nuova vita a quel campo d'erba che giace abbandonato.
FAMIGLIE A DISAGIO
«Il Comune ha deciso di chiuderlo ha sottolineato rammaricato Davide Bacchin, presidente del Città di Mira - perché l'ha ritenuto insicuro. Invece di risolvere i problemi hanno pensato di sistemare in questo modo la questione. I bambini e i ragazzi per questa stagione sono stati spostati a Valmarana e una parte a Borbiago ed a Marano con le cui società collaboriamo nel Galaxy e al tennis Oriago, ma la situazione è insostenibile». I parenti dei ragazzi si sono attivati soprattutto in vista della prossima stagione attraverso una petizione che invita il Comune ad riaprire il campo. Chi vuole sostenere l'iniziativa può firmare nei principali negozi di Piazza Vecchia - Gambarare oppure nella sede dell'impianto sportivo di via Valmarana a Mira.
L.Gia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA Petizione per riaprire il campo di Gambarare promossa dalle famiglie dei ragazzi che amano il calcio. Il campo di Gambarare fino allo scorso anno era frequentato da un centinaio tra bambini e ragazzi delle squadre miresi Città di Mira, Marano e Borbiago associate nel Galaxy Mira. Date le condizioni degli spogliatoi, lo usavano prevalentemente per gli allenamenti e non per le partite ufficiali. A metà ottobre dello scorso anno però l'amministrazione di Mira ha chiuso l'impianto. Il sindaco Dori e assessore allo Sport Fabio Zaccarin hanno motivato il provvedimento con gravi carenze, soprattutto per quanto riguarda l'illuminazione e la sistemazione della recinzione che compromettevano la sicurezza dei bambini e dei ragazzi. La società di calcio Città di Mira, che aveva in essere una vecchia convenzione per l'uso del campo sportivo, è corsa ai ripari distribuendo in emergenza le varie squadre negli altri terrenii di Mira, Marano e Borbiago per gli allenamenti; tuttavia si sono creati disagi per le famiglie, costrette a cambiare itinerari e orari. Da qui la petizione promossa nelle scorse settimane da genitori e nonni per sollecitare l'amministrazione a riaprire l'impianto di Gambarare per il prossimo anno, a dare nuova vita a quel campo d'erba che giace abbandonato.
FAMIGLIE A DISAGIO
«Il Comune ha deciso di chiuderlo ha sottolineato rammaricato Davide Bacchin, presidente del Città di Mira - perché l'ha ritenuto insicuro. Invece di risolvere i problemi hanno pensato di sistemare in questo modo la questione. I bambini e i ragazzi per questa stagione sono stati spostati a Valmarana e una parte a Borbiago ed a Marano con le cui società collaboriamo nel Galaxy e al tennis Oriago, ma la situazione è insostenibile». I parenti dei ragazzi si sono attivati soprattutto in vista della prossima stagione attraverso una petizione che invita il Comune ad riaprire il campo. Chi vuole sostenere l'iniziativa può firmare nei principali negozi di Piazza Vecchia - Gambarare oppure nella sede dell'impianto sportivo di via Valmarana a Mira.
L.Gia.
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