LO SCANDALO
Avances non gradite, comportamenti inappropriati, abuso di potere.

Mercoledì 14 Agosto 2019
LO SCANDALO Avances non gradite, comportamenti inappropriati, abuso di potere.
LO SCANDALO
Avances non gradite, comportamenti inappropriati, abuso di potere. Ora tocca a Placido Domingo. Il leggendario cantante lirico spagnolo, tenore, baritono, direttore d'orchestra e manager musicale, è stato accusato da nove donne di molestie sessuali. Otto cantanti e una ballerina hanno raccontato le loro storie all'Associated Press - ma soltanto una ha usato il suo vero nome, il mezzosoprano in pensione Patricia Wulf - spiegando che questi comportamenti vanno avanti da molti anni, almeno dalla fine degli anni Ottanta e che i suoi comportamenti predatori sarebbero di dominio pubblico nel settore.
Baci rubati, mani allungate, frasi sussurrate in scena («vorrei che non fossimo sul palco»): in due avrebbero ammesso di aver ceduto all'insistenza di Domingo (un rifiuto all'uomo più influente del settore significava mettere a rischio la propria carriera). Mentre sette delle nove sono certe che le loro carriere sarebbero state danneggiate dall'aver respinto gli approcci di Domingo (lavori promessi mai più arrivati).
«Le accuse di queste donne rimaste anonime - ha risposto Domingo, uomo di grande carisma e passione - risalgono anche a trent'anni fa, sono molto preoccupanti e inesatte per come sono state raccontate. Ciononostante fa male sentire che potrei aver turbato qualcuno o che potrei averlo messo a disagio, non importa quanto tempo fa e nonostante le mie migliori intenzioni». Sostenendo che tutte le relazioni erano state consensuali, anche se «riconosco che le regole e gli standard con i quali ci dobbiamo e dovremmo misurare oggi sono molto diversi da quelli del passato».
DOPO LA FESTA
Si chiudono con un acuto le cerimonie celebrative che hanno appena visto la star all'Arena di Verona, per i suoi 50 anni dal debutto, e a Caracalla, a 30 dai Tre tenori, con un gala, Noche española, dedicato alla zarzuela, «genere tradizionale del mio Paese dove anche i drammi», spiegò Domingo, «si aggiustano».
Chissà, invece, come si chiuderà questa vicenda che offusca una carriera trionfale con numeri da record: ha cantato da tenore e poi da baritono in quattromila recite, è salito sul podio 500 volte, ha inciso un centinaio di opere scegliendo in un repertorio di 150 titoli «e andrò avanti», ripete, «fino a quando avrò passione».
Oltre alle nove donne che lo hanno accusato, l'Ap avrebbe parlato con almeno trenta persone tra cantanti, ballerini, insegnanti di canto e musicisti che hanno detto di aver visto Domingo comportarsi come descritto nelle accuse. Le storie si assomigliano: in quasi tutti i casi, Domingo, che nel 1993 ha fondato Operalia, The World Opera Competition, competizione canora annuale per giovani cantanti d'opera, avrebbe iniziato a dimostrare particolare interesse per le carriere di giovani cantanti. Telefonate a casa, inviti ripetuti ad appuntamenti spesso spacciati come tentativi di fornire consigli professionali: tutti approcci che potrebbero rappresentare abuso di autorità.
LA DIFESA
Domingo ha fornito la sua versione: «Credo che tutte le mie interazioni e le mie relazioni siano sempre state bene accette e consensuali. Le persone che mi conoscono o che hanno lavorato con me sanno che non sono uno che farebbe intenzionalmente del male, che offenderebbe o che metterebbe a disagio qualcuno». E una promessa: «Sono fortunato e privilegiato ad aver avuto una carriera di oltre 50 anni nell'opera, e mi comporterò seguendo gli standard più alti».
Ora la palla passa ai due grandi teatri d'opera, Washington National Opera dove Domingo è stato direttore artistico dal 1997 al 2011 e Los Angeles Opera, dove ha ricoperto i ruoli di consulente artistico negli anni Ottanta, per poi essere promosso prima direttore artistico e dal 2003 a oggi direttore generale. I teatri dovranno procedere con delle indagini istruite da avvocati indipendenti. I risultati verranno sottoposti al board che annuncerà eventuali provvedimenti e misure di sicurezza per proteggere le compagini artistiche.
Decisioni che in qualche modo influenzeranno anche i prossimi appuntamenti dell'artista atteso alla fine del mese per il capolavoro di Verdi Luisa Miller al festival di Salisburgo, al momento confermato. Cancellato, invece, quello del 18 settembre per il concerto di apertura della Philadelphia Orchestra e si aspetta di capire che cosa succederà il 25 settembre per il Macbeth al Metropolitan.
I PRECEDENTI
Il fenomeno #MeToo continua ad alzare la voce nel mondo della lirica: il maestro Daniele Gatti, nuovo direttore musicale del Teatro dell'Opera di Roma, l'anno scorso, in seguito a un articolo del Washington Post con testimonianze di due cantanti molestate trent'anni prima, venne allontanato per «comportamento inappropriato» dal Royal Concertgebouw di Amsterdam. Sempre in seguito alla denuncia del Washington Post altri due musicisti hanno perso lavoro e prestigio: William Preucil, allontanato dall'orchestra di Cleveland, e Bernard Uzar dalla Florida Grand Opera. Seguendo a ruota di qualche mese, James Levine, licenziato dal Metropolitan e Charles Dutoit dalla Royal Philarmonic.
Simona Antonucci
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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